Una sola ciclabile
dall’Acquario del Po
fino a Villa Medici
Nella foto Maglia, Asinari e Zaramella a San Giovanni in Croce
SAN GIOVANNI IN CROCE – Il sogno di un’unica ciclabile turistica che colleghi i luoghi gioiello del Casalasco prende forma. E il progetto, di fatto, vivrà una sorta di atto zero tra settembre e ottobre. E’ questa la novità principale emersa dalla conferenza stampa di sabato mattina presso il comune di San Giovanni in Croce, che per l’occasione ha rappresentato l’intera Unione Palvareta Nova, composta anche dai comuni di Solarolo Rainerio, San Martino del Lago e Voltido. Gli interventi presentati sono vari, alcuni rientrano nel bando dei Distretti dell’Attrattività, mentre per il resto la spesa complessiva davvero ingente di quasi un milione di euro, è stata resa possibile dal fatto che le Unioni non sono, come enti, soggette al Patto di Stabilità. A presentare le varie operazioni di riqualificazione urbana e viabilistica sono stati i sindaci Pierguido Asinari, Dino Maglia e Gianpietro Zaramella (assente per motivi di lavoro il sindaco di Voltido Fabio Valenti). “Un intervento senza precedenti nel territorio Casalasco” per dirla con Asinari.
Si tratta, nella maggior parte dei casi, di risistemazione di strade e marciapiedi, con San Giovanni che spenderà 350mila euro in tal senso, risistemando però anche la nuova piazzetta, dove sorgerà la sede rinnovata dell’Unione Palvareta, tramite illuminazione ad hoc (che riguarderà comunque anche la piazza centrale del paese). Molti interventi sono in particolare previsti nel centro storico di San Giovanni, tanto che Asinari ha chiesto ai suoi cittadini di pazientare, perché molti saranno i cantieri da settembre, ma per una buona causa. Altri 150mila euro saranno spesi, tramite un mutuo che sarà poi rimborsato dal comune, per la cartellonistica a scopo turistico, in particolare su Villa Medici ma anche su Caruberto e altre perle del territorio. “E’ stato particolarmente difficile reperire fondi – ha rimarcato Asinari – ma unendo le forze siamo riusciti ad arrivare a questo traguardo, grazie anche a oneri di urbanizzazione e ai Distretti dell’Attrattività, che in realtà è un punto di partenza”.
Solarolo Rainerio contribuirà, sul proprio territorio, con interventi da 200mila euro complessivi, che miglioreranno la sicurezza stradale in particolare della Giuseppina, con l’installazione di due dossi in corrispondenza dei passaggi pedonali, e in generale con la sistemazione degli asfalti e il miglioramento anche dell’arredo urbano. “Non si tratta semplicemente di rifare un tappetino di asfalto – ha chiarito Zaramella – ma di un vero e proprio intervento di sistemazione e riqualificazione che riguarderà oltre alla Giuseppina anche via Ripari, via Recorfano, nel tratto dal cimitero al confine con Voltido, due tratti della frazione di San Lorenzo, ossia dal cimitero al centro abitato e dalla chiesa sulla provinciale per Gussola fino alla centralina dell’Enel, più piccoli interventi su via Cavour a San Lorenzo per evitare il ristagno dell’acqua”. Anche Voltido interverrà per il proprio arredo urbano, mentre è stato spiegato che l’intero progetto è stato studiato dall’ingegner Guido Favalli e dall’architetto Anna Galimberti, entrambi di Cremona.
Tuttavia, come detto, la novità maggiore, perché in questo caso si tratta di un’aggiunta e non di una sistemazione dell’esistente, è la creazione di una banchina in legno per pedoni e ciclisti che consenta di superare il Canale Acque Alte e di allungare dunque la ciclabile di San Martino che parte da piazza Italia e si ferma in via Verdi. Sempre da settembre, per un totale di 170mila euro, i lavori partiranno, allungando lungo il lato sinistro della strada provinciale 7 il tratto ciclopedonale per 300 metri, indispensabili per collegarsi fino al fiume Delmona, dunque al confine con Castelponzone. Un primo passo concreto alla luce del quale pensare a come collegare l’intero Casalasco pensando anche ai ciclisti. Partendo, come ha avuto modo di sottolineare Asinari, dall’Acquario del Po di Motta Baluffi e arrivando fino a Villa Medici del Vascello. Senza dover mai scendere dalla sella…
Giovanni Gardani
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