Politica

Liste Federici contro
De Martino: “Non si
dimostra coerente”

Nella foto i componenti delle liste in appoggio a Federici

VIADANA – Ha fatto arrabbiare alcuni componenti delle liste in appoggio a Nicola Federici l’uscita di Roberto De Martino che, pur non schierandosi apertamente, ha detto che valuterà con attenzione l’offerta a lui giunta da parte di Giovanni Cavatorta. “Abbiamo incontrato De Martino e il suo gruppo due volte in queste due settimane – spiegano i sostenitori di Federici – ed entrambe le volte abbiamo avuto un ottimo dialogo, anche se nel secondo caso i protagonisti erano pochi”.

“Al primo incontro – prosegue il comunicato – De Martino ha detto che non avrebbe mai potuto fare l’assessore ai Servizi Sociali per la Lega, perché dal giorno dopo avrebbe cominciato a litigare e si sarebbe sentito assolutamente fuori dalla sua etica, perdendo la faccia. Non solo: dato che veniamo dalla stessa ideologia politica, pur ammettendo che visto il recente passato non è possibile fare alcun accordo politico prima del 14 giugno, come è avvenuto, De Martino ha rivelato che dopo il ballottaggio sarebbe stato giusto ricostruire insieme il centro-sinistra”.

Da qui la rabbia per l’ultima uscita di De Martino. “Non abbiamo visto molta coerenza: al secondo incontro ha detto che non avrebbe potuto prendere posizione né da una parte né dall’altra: poi un giorno prima delle elezioni è uscito con questa dichiarazione che leggiamo a favore di Cavatorta. A noi fanno le pulci, perché nominiamo assessore il fratello di un dipendente comunale, dato che lo stesso De Martino ha posto questa domanda al confronto pubblico, invece lui stesso valuta la proposta di Cavatorta per divenire assessore, quando è dipendente di una cooperativa che lavora con il Consorzio Servizi alla Persone (il comune è socio fondatore quasi al 30% e quindi finanzia il Consorzio con migliaia di euro) e che lavora a stretto contatto quotidiano con i Servizi Sociali del comune. La stessa cooperativa, la cui vice presidente è moglie di De Martino, ha il bando in comune per l’assistenza ad personam nelle scuole. Anche qui probabilmente non c’è incompatibilità, ma l’etica dove la mettiamo?”.

Infine quello che suona come l’ultimo appello di voto, dopo lo scontro. “Noi abbiamo mantenuto quello che abbiamo promesso, non ci siamo svenduti e siamo stati coerenti con le nostre idee. Lunedì che si vinca o si perda non faremo senz’altro fatica a guardarci in faccia e dire di aver fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità. Ora sta ai cittadini scegliere il loro futuro”.

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