Cronaca

San Martino,
arriva l’ordinanza
anti degrado (e piccioni)

SAN MARTINO DALL’ARGINE – Un’ordinanza decisamente particolare e la conferma che anche per migliorare la situazione del degrado urbano Alessio Renoldi, sindaco di San Martino dall’Argine, intende usare il pugno di ferro. Il primo cittadino del piccolo comune mantovano parte da una considerazione, colorita e proprio per questo efficace. “E’ ora di dire basta, non è possibile evitare di percorrere il marciapiede solo per il timore di tornare a casa con un escremento in testa”. Da qui la decisione, mediante l’ordinanza firmata nella giornata di lunedì e pubblicata all’Albo Pretorio del comune, di prendere provvedimenti contro il degrado urbano e in particolare verso quei proprietari di abitazioni che, anche involontariamente, lo favoriscono, non facendo nulla per evitare la sosta di uccelli (in particolare piccioni) sui cornicioni o sui tetti degli edifici.

“E c’è anche il caso di uccelli – specifica Renoldi – che si fermano sui cavi dell’Enel, sui quali non si può intervenire perché non di proprietà dell’edificio. Anche in questo caso tuttavia crediamo che anche una scossalina o altri tipi di dissuasori per evitarne la sosta, ci sono. Basta volerlo. Come specificato nella stessa ordinanza, in difetto di interventi, l’Amministrazione Comunale darà luogo all’esecuzione d’ufficio di detti interventi a spese degli obbligati. Un’azione forte, ma doverosa per il rispetto degli altri cittadini. Sono anche previste sanzioni”. Si va, scendendo nel dettaglio, dai 25 ai 500 euro di multa.

In particolare, sbirciando tra le righe della stessa ordinanza, Renoldi fa riferimento anche alle relazioni della Asl di Viadana (Ufficio Igiene e Sanità Pubblica) che chiede di mettere un freno al fenomeno e di provare a limitarlo. Entro 30 giorni, viene precisato, i residenti interessati dall’ordinanza dovranno schermare con adeguate reti a maglie sottili o altro mezzo idoneo le aperture permanenti di abitazioni, come soffitte, solai, sottotetti. Inoltre si dovranno installare dissuasori sui punti di posa (cornicioni, terrazzi, pensiline, davanzali), mantenere pulite da guano o piccioni morti le zone sottostanti i fabbricati, effettuare disinfestazioni per limitare la presenza della cosiddetta zecca dei piccioni e degli acari, che possono pungere l’uomo. Inoltre sarà proibito dare da mangiare ai pennuti nel centro urbano.

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