Cavatorta vs Federici:
le reazioni a caldo
dei due sfidanti
Nella foto, da sinistra: Giovanni Cavatorta e Nicola Federici
VIADANA – Nessun trionfalismo da parte di Giovanni Cavatorta il 35% dei voti ottenuti al primo turno delle elezioni amministrative a Viadana. Con lo stile e la pacatezza che contraddistingue da sempre il sul modo di esprimersi, il candidato della Lega Nord si dichiara soddisfatto del risultato che va oltre ogni aspettativa. “Questo vuol dire che la gente di Viadana ha capito il discorso civico che abbiamo presentato nel programma che poi significa l’accoglienza di quelle sensibilità, di tutto quel mondo che aveva criticato la vecchia amministrazione”. Per quanto riguarda lo scontro con Nicola Federici, arrivato secondo e col quale si dovrà affrontare la seconda ondata di elezioni attraverso il ballottagio, Cavatorta ritiene di essere favorito in quanto in quella occasione si guarderà ancora di più alla persona, ai progetti e ai contenuti del suo programma. “Per questo non ci sarà bisogno di andare a strappare voti a destra o a sinistra. Tra l’altro noi non guardiamo a nessun colore politico aggregando solo chi dichiarerà di seguirci per il nostro messaggio. Senza bisogno di promettere nulla a nessuno”. Per quanto riguarda le indiscrezioni che vorebbero Cavatorta disponibile ad aggiudicare un assessorato importante a Roberto De Martino, il candidato del Carroccio risponde: “Io non ho promesso niente a nessuno. Durante l’ultimo incontro pubblico ho espresso apprezzamenti verso di lui perché lo ritengo molto competente nel settore dei disagi sociali in cui lavora da tempo. Non l’ho fatto con scopi propagandistici ma solo perché la penso così. Era vicino a me e la dichiarazione mi è uscita spontanea senza fini di aggregazioni o apparentamenti. L’unica mia preclusione è quella di evitare di coinvolgere personaggi della vecchia amministrazione”. Anche se nella lista di De Martino figura il nome di Paolo Zanazzi, che era in maggioranza con Giorgio Penazzi, questo dettaglio non scuote Cavatorta che ripete “Con Paolo sono molto amico e quando parlo di esclusione, mi riferisco a quei soggetti che erano in giunta con la vecchia amministarzione, senza riferirmi ai consiglieri”.
“Sapevo che la Lega era forte ma non immaginavo potesse raggiungere un risultato così importante”. Questo uno dei commenti a caldo espressi da Nicola Federici, al termine dello spoglio elettorale che lo vede aggiudicarsi il secondo posto e quindi affrontare con Giovanni Cavatorta la sfida del ballottaggio di domenica 14 giugno prossimo. Secondo il capolista del Pd oltre all’effetto ciclone di Matteo Salvini capace di galvanizzare le piazze così come ha fatto a Viadana durante la visita della scorsa settimana, a determinare la differenza tra lui e l’avversario è stata la dispersione dei voti che il centrodestra ha causato votando un po’ Dario Anzola e un po’ Giovanni Breveglieri. “Incontrerò tutti i componenti delle altre liste rispiegando qual è il nostro programma così come illustrato in campagna elettorale alla gente. E ribadiremo la nostra ferma volontà di non cedere a ricatti o a promesse per dare poltrone o incarichi a nessuno in cambio di voti. Alle 18,30 terrò (lunedì sera per chi legge) una riunione con i miei dove analizzeremo l’esito di domenica e andremo avanti per la nostra strada che riteniamo la più corretta per dare sviluppo e crescita al nostro territorio. Purtroppo i viadanesi non hanno creduto sino in fondo alla nostra voglia di rinnovamento. Adesso vedremo le altre liste in gara che hanno perso, come intenderanno orientare le preferenze dei loro elettori. Comunque vada, noi del Pd usciremo a testa alta da questa competizione, sia che vinciamo che perdiamo”: conclude Federici mentre si avvia alla riunione post elettorale, con i suoi ragazzi, lasciando tra le braccia della compagna la figlia di 9 mesi Matilde che in questo periodo non riesce a coccolare come vorrebbe.
Rosario Pisani
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