Restituito il ritratto
di Nelda. I Pagliari:
“Eccesso di devozione”
Nella foto la cappelletta cimiteriale dei Pagliari
BOZZOLO – E’ fortunatamente riapparso il quadretto rubato al cimitero con il ritratto di Nelda Pagliari, la bambina di 8 anni investita e uccisa da una macchina mentre attraversava la strada davanti a casa. Sotto la spinta del ravvedimento qualcuno si è presentato presso il centro spirituale Piccola Betania, che tra l’altro sorge a poca distanza dall’azienda agricola Pagliari, chiedendo direttamente di don Elio Culpo, a cui ha restituito il ritratto.
La persona ha raccontato di avere agito in quel modo perché spinta da un eccessivo senso di devozione che le indica di agire in maniera quasi inconscia. Sotto simile stimolo si era portata via dal cimitero la foto di Nelda tenendola per sè e adagiandola accanto ad un piccolo altare domestico che tiene in casa per pregare intimamente nel ricordo della bambina e altri congiunti. Forse scossa dal clamore che il fatto aveva sollevato tra la popolazione grazie agli articoli riportati dai giornali nei giorni scorsi è arrivato il pentimento, che ha spinto questa persona a riportare il quadretto a don Elio che a sua volta l’ha restituito alla famiglia. Un episodio che ancora una volta ha permesso di toccare con mano la delicatezza e il tatto dei Pagliari, dai quali non è arrivato nessun atteggiamento di risentimento né di rabbia ma un invito a comprendere e accettare il ravvedimento della persona che aveva agito in quel modo.
Per quanto riguarda invece la questione della messa in sicurezza della viabilità attorno a Bozzolo, il sindaco Torchio non cede nel suo continuo appello alla Provincia chiedendo di ripristinare quei minimi elementi utili a costringere i veicoli ad andare piano. In nessuno degli ingressi in paese ad esempio sono funzionanti i rilevatori di velocità e il primo cittadino è deciso ad intervenire con la propria Amministrazione.
Rosario Pisani
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