Politica

Folla per l’ultimo
faccia a faccia a
Viadana prima del voto

Nella foto, l’auditorium gremito per l’ultimo faccia a faccia

VIADANA – Se la partecipazione alle urne riflettesse quella registrata giovedi sera all’auditorium di piazzetta Orefici, sicuramente Viadana non avrebbe problemi per l’affluenza alle votazioni di domenica. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Ed è proprio il mare, o la montagna, il maggior pericolo per le amministrative in un giorno festivo di inizio estate. Molti viadanesi hanno la casa a Forte dei Marmi e la voglia di raggiungerla con un’ora di macchina può essere maggiore di quella di chiudersi in una cabina con una matita in mano. Ad ogni modo l’altra sera l’ultimo faccia a faccia tra i sei candidati sindaci ha registrato una partecipazione superiore ad ogni previsione. Sottoposti ai fatidici tre minuti (con sessanta secondi in più per l’appello finale di ciascun concorrente) Dario Anzola, Giovanni Breveglieri, Giovanni Cavatorta, Roberto De Martino, Nicola Federici, Alessandro Teveri hanno risposto alle domande e ai quesiti posti loro da due giornalisti locali, con grande determinazione dimostrando di credere fortemente nel proprio programma, fiduciosi soprattutto di essere riusciti a convincere la gente e ottenerne il consenso.

Per Nicola Federici la squadra formata da 8 giovani del Pd è in grado di amministrare con grande determinazione promettendo sgravi fiscali per chi favorirà la rinascita commerciale del centro storico, mentre il Giudice di Pace Giovanni Breveglieri vuole abbellire esteticamente e culturalmente una Viadana in degrado. Roberto De Martino è l’unico a non scartare l’idea di eventuali avvicinamenti con altre rappresentanze politiche purchè concordino col suo progetto. Il Movimento 5 Stelle di Alessandro Teveri è pronto ad entrare con la sua Giunta per eliminare gli sprechi. Un po’ di spocchia da parte del leghista Giovanni Cavatorta nel dire che con lui si troverebbero sempre le porte aperte in Regione provocando la reazione di Dario Anzola che lo ha chiamato “Favatorta” anagrammando il suo cognome con quello dell’assessore lombardo Giovanni Fava. Sostanzialmente il risultato del confronto ha registrato un pareggio dato che sui temi fondamentali quali sicurezza, tasse, assistenza sociale, viabilità si sono trovati quasi tutti d’accordo. Quello che manca adesso è solo il trasferimento delle belle parole ai fatti una volta raggiunte le poltrone del comando.

Rosario Pisani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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