Confindustria: “Nessuna
promessa mantenuta dai
candidati di 5 anni fa”
Nella foto, il confronto al MuVi
VIADANA – Confindustria di Mantova ha chiamato a raccolta i candidati sindaco di Viadana mettendoli alle strette per quanto riguarda le intenzioni e i progetti che andranno a realizzare una volta eletti. “Mi è venuta tra le mani una cartella del maggio di 5 anni fa con i progetti dei candidati di allora. Ebbene delle cose promesse in quel periodo nemmeno una è stata fatta”: questo uno dei passaggi trancianti espressi dal delegato locale e del distretto industriale Silvano Melegari. La riunione si è tenuta mercoledì pomeriggio presso il Muvi di Viadana alla presenza del direttore degli Industriali mantovani Mauro Redolfini e numerosi imprenditori locali. Al tavolo dei relatori i candidati alla poltrona di sindaco Alessandro Teveri, Giovanni Breveglieri, Roberto De Martino, Nicola Federici e Dario Anzola. Assente per impegni famigliari Giovanni Cavatorta, sostituito dall’assessore regionale Giovanni Fava che è in lista con la Lega Nord viadanese. Una forte totale lamentela e delusione per quanto riguarda la condizione del territorio, quella espressa dagli imprenditori che unanimemente hanno chiesto cambiamenti rispetto al passato. Primo fra tutti la necessità di sistemare la viabilità che non può reggere ulteriormente la presenza di tante attività imprenditoriali. Puntato il dito anche su un’area come la Gerbolina ridotta al collasso. Disagi e problemi anche per i collegamenti stradali come bretellina e Gronda nord da anni inutilmente promessi. Contraddizioni pure per la presenza di una fibra ottica da Viadana a Dosolo che non si può utilizzare. L’assessore Fava nel ripetere che in Lombardia ci sono 125 comuni che debbono fare ciascuno la loro parte senza attendere la manna dal cielo, ha ripetuto come già detto in altre occasioni che da Viadana mai nessuno si è mosso per avanzare le proprie necessità facendo così precipitare il teritorio nelle condizioni attuali di desolazione.
Espressioni che hanno provocato una ovvia divergenze di id tra lui e Dario Anzola il quale ha preso il microfono per contrastare l’accusa di gravi responsabilità da parte delle passate amministrazioni viadanesi: “Le colpe vanno attribuite ai vari colori politici che si sono susseguiti nel tempo pensando anche a chi è stato in maggioranza al Governo, ovvero alla Lega. La gronda Nord – ha spiegato Anzola – doveva essere aperta prima dell’Ospedale Oglio Po (1992, ndr). La collaborazione tra i Comuni è attuabile senza però rinunciare a servizi propri. Così come non è giusto che Viadana paghi ogni volta e altri usufruiscano gratuitamente dei vantaggi, vedi il caso della caserma dei Vigili del Fuoco. Disaccordo tra i due esponenti pure sull’aiuto alle aziende, autonome e libere per Fava e invece sotto la tutela dell’amministrazione per Anzola perchè senza di loro il lavoro sparisce. Tutti i candidati si sono espressi a favore di una svolta che la propria amministrazione avrebbe dato al paese, tenendo conto comunque delle difficoltà economiche anche se unendo le forze con i Comuni limitrofi la strada per ottenere finanziamenti attraverso bandi regionali ed europei, sarebbe stata sicuramente meno in salita.
Rosario Pisani
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