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Pomì Casalmaggiore,
squadra che vince…
si cambia

Foto Sessa

CASALMAGGIORE – Ora che il coach è stato scelto e il primo indispensabile tassello è andato a posto, la Pomì Casalmaggiore guarda al mercato, per rafforzare un roster che ha perso sei elementi della rosa scudettata ma sta ancora ricevendo parecchie offerte: sì, proprio così, nel senso che diverse giocatrici guardano a Casalmaggiore come una possibile meta nell’immediato, resa ancora più appetibile dalla prossima Champions League, che le rosa giocheranno da settembre. Di certo c’è che anche Marika Bianchini ha salutato: giocherà a Cannes, e anche per lei si concretizzerà la possibilità di disputare, in Francia, la massima competizione continentale per club organizzata dalla Cev. Dopo Serena Ortolani e Kasha Skorupa, a proposito, quest’ultima è stata nominata miglior giocatrice del campionato da una giuria di esperti, e dopo i saluti di Beatrice Agrifoglio, Vera Klimovich e Geraldina Quiligotti, le tre meno utilizzate nella campagna scudetto, la nuova Pomì dovrà quindi rafforzare una rosa che per il momento, sotto la regia di Massimo Barbolini, ha confermato soltanto Imma Sirressi e Jovana Stevanovic, mettendo in stand by Alessia Gennari, Valentina Tirozzi e Loren Gibbemeyer, tutte molto richieste, e sarebbe stato strano il contrario dopo un torneo del genere. Il presidente Massimo Boseli Botturi ha incontrato oggi Giorgio Bolzoni, allenatore in seconda, e Riccardo Ton, il preparatore atletico del miracolo, che in tre anni di grande volley ha conquistato una finale scudetto con Conegliano e ha vinto il tricolore a Casalmaggiore, sempre partendo da sfavorito. Sirene dalla Turchia per lui: se accettasse, come è probabile, sarebbe un altro vuoto, pesante, da colmare. Insomma Casalmaggiore costruisce piano piano la sua squadra, prima pensa allo staff tecnico poi al mercato delle giocatrici, con una formazione che potrebbe essere parecchio rivoluzionata. Squadra che vince si cambia e magari guarda al futuro. Nel Club Italia, team che raccoglie il meglio della pallavolo giovanile azzurro e che l’anno prossimo sarà inserito in A1 per la prima volta, gioca già Anastasia Guerra, gioiellino che la Pomì ha bloccato da tempo. L’altro diamante grezzo è quello di Paola Egonu, classe 1998, miglior bomber del torneo di A2. In entrambi i casi si tratta di operazioni futuribili. Del resto la lungimiranza è dote da squadra vincente…

Giovanni Gardani

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