Baruffaldi attacca:
“A Viadana campagna
elettorale senza idee”
Nella foto Giuseppe Baruffaldi
POMPONESCO – Tranciante l’opinione di Giuseppe Baruffaldi sindaco di Pomponesco sulla attuale situazione politica del territorio. Un giudizio che indirettamente va a colpire la vicina Viadana, con le cui passate amministrazioni non c’è mai stato molto feeling. “Dopo Cesare Baroni (sindaco e unico deputato viadanese dal 1958 al 1972, ndr) c’è stato il vuoto assoluto. Se Baroni non avesse costruito la provinciale 57 oggi i viadanesi sarebbero costretti a viaggiare ancora sull’argine” esordisce Baruffaldi con la sua tipica caratteristica di dire le cose senza peli sulla lingua.
Poi Baruffaldi spiega: “Non vedo un programma elettorale interessante in nessuno di quelli che auspicano di diventare sindaco. Nessuno che parli veramente di viabilità, di rifiuti, di economia. Sento che, chi più chi meno, accennano tutti a rimedi e a soluzioni dei vari problemi. Ma sono piccolezze, tutte proposte che non contano nulla perché è come chiudere le stalle quando i buoi sono scappati. Prima hanno rovinato la piazza facendo morire il commercio con le strane ordinanze sulla viabilità. Poi la brillante idea della raccolta differenziata che è servita solo a far crescere la confusione, l’abbandono nei fossi e le tariffe (Pomponesco è uno dei pochissimi comuni ad aver mantenuto i tanto discussi cassonetti, ndr)”.
L’opinione di Baruffaldi è importante anche per quella che è la tanto propagandata fusione di comuni che secondo il sindaco di Pomponesco così come gli era stata sottoposta ai tempi di Penazzi (“Mi mandò i famosi quattro saggi per convincermi”) non è accettabile. Mentre il progetto di Foedus presieduto da Caleffi (sindaco di Spineda) ha certamente una funzionalità positiva, anche se vi sono dettagli da rivedere. Come quello dell’ingresso di Bozzolo nell’Unione “se riescono a risolvere il problema della segretaria comunale (dimessasi dal ruolo per contrasti col sindaco, ndr)”.
Rosario Pisani
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