Ghinzelli, è rottura
totale tra azienda
e dipendenti
VIADANA – Ritorna la tensione all’interno dell’industria di macellazione Ghinzelli a Viadana. Dopo lo sciopero dello scorso novembre, lunedì il 100% dei lavoratori addetti alla produzione ha manifestato uno stato di agitazione astenendosi completamente dal turno di lavoro. La questione nasce dal fatto che l’azienda ha deciso di spostare i dipendenti tradizionali dalla linea di macellazione mettendo al loro posto lavoratori appartenenti ad una cooperativa esterna. ”Non si tratta soltanto di una questione economica – spiega Ruggero Nalin della Flai Cgil -. Sappiamo che all’amministrazione conviene pagare gli operai delle cooperative che costando di meno dei nostri, ma in questo caso la decisione investe soprattutto un problema di qualifica professionale. La situazione era già difficile a causa dell’annuncio concernente la disdetta del 2° livello contrattuale e adesso si aggiunge questa imposizione che onestamente appare inaccettabile”.
Il rappresentante sindacale aggiunge che la settimana scorsa attraverso alcuni volantini affissi in bacheca si era già avuto modo di esprimere il dissenso dei lavoratori in merito a questa scelta. “Ma l’azienda non ha voluto sentire ragioni attuando questo atto di forza per dirottare i dipendenti su altre mansioni e mettendo in loro sostituzione gli operai della Cooperativa”. “Adesso noi cerchiamo ancora un dialogo con l’azienda dopodichè se non raggiungiamo l’intesa decideremo di proseguire con altre ore di sciopero”: conclude Nalin, affiancato nella giornata di astensione anche dalla Uil. L’auspicio delle forze sindacali è quello di ricevere in questo momento di protesta l’appoggio dei lavoratori delle altre industrie del settore come era avvenuto la settimana scorsa a Dosolo presso il macello Martelli dov’erano confluiti anche dipendenti di Levoni, Mec Carni e gli stessi della Ghinzelli.
Rosario Pisani
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