La scuola primaria
di Piadena da adesso è
la scuola “Mario Lodi”
Nella fotogallery alcuni momenti della cerimonia
PIADENA – La scuola primaria di Piadena non poteva non essere intitolata al grande Maestro Mario Lodi, che giovedì sarebbe stato lieto di vedere una cerimonia del genere, nel piazzale dell’Istituto Comprensivo G. M. Sacchi, così piena di bambini a suonare e a cantare. La cerimonia, dopo che l’intitolazione ufficiale della scuola era già stata fatta, ha avuto come oggetto principale l’opera in ceramica realizzata dallo scultore Alfredo Gioventù, che da giovedì pomeriggio fa mostra di sé all’ingresso. La giornata, molto partecipata dai piadenesi, è iniziata con l’introduzione di Sergio Pinsi, dirigente del “Sacchi”, che ha tenuto le redini dei vari interventi. Pinsi ha ringraziato il maestro Badalotti per aver preparato la rappresentazione da parte dei giovani studenti. «Intitolare la scuola al Maestro – ha affermato – è un piacere e un impegno, speriamo di essere all’altezza del suo nome».
Il microfono è poi passato a Francesca Bianchessi, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale (in pratica il Provveditore agli Studi): «Tutti noi siamo cresciuti con Mario Lodi, io mi sono formata sui suoi libri, una sorta di vangelo. Da persona, ti metteva subito a tuo agio, semplice ma di profonda cultura, che aveva la sapienza nel cuore». Quindi il vice sindaco di Piadena Elisa Castelli: «E’ mancato poco più di un anno fa, e qui celebriamo il suo impegno. Ci ha lasciato un profondo patrimonio di poesia, di passione», ricordando l’immediata decisione di coinvolgere il Ministero della Pubblica Istruzione per l’intitolazione della scuola. A seguire, il commosso sindaco di Drizzona Nicola Ricci rivolto ai giovani: «Sono convinto che riuscirete a mettere in pratica gli insegnamenti del Maestro. Ha speso la sua vita per insegnare ai ragazzi, la Costituzione, la democrazia, l’impegno sociale». Infine il consigliere provinciale Luca Savoldi: «Porto i saluti del presidente Vezzini. Costruire il futuro mettendo al centro i bambini: un messaggio che non dobbiamo disperdere, un monito partito dal Vho destinato al mondo. L’Italia riparte da voi bambini».
Poco prima che venisse scoperta l’opera, anche Rossella, presente con l’altra figlia del Maestro Cosetta e altri famigliari, è intervenuta per ringraziare chi non dimentica il testamento del padre. Due ragazzi hanno poi scoperto il lavoro realizzato da Alfredo Gioventù, residente a Sestri Levante, alunno e poi collaboratore d Mario Lodi (ha illustrato il libro “Il Castagno”). che ne ha spiegato il significato rivolgendosi direttamente ai piccoli: «Anch’io sono cresciuto qui, due anni al Vho col Maestro Lodi e poi in questo edificio, anche se manco da Piadena da ormai oltre 50 anni. Oggi si è parlato di alcuni dei suoi libri. Io credo che quello che lui amasse di più fosse “Il libro della foglia bandiera”. Con Mario facevamo scuola fuori dalla scuola, poi portavamo la vita nella scuola, il luogo in cui portare le cose imparate fuori. Un giorno egli vide l’unica foglia rimasta in cima a un albero. Disse che era attaccata perché voleva conoscere quello che le altre foglie non avevano conosciuto, la vita. Le foglie nuove, racconta poi nel libro, han chiesto alla “foglia bandiera” cosa avesse visto, per farselo insegnare. Quella foglia bandiera era lui, quindi il pannello che ho realizzato è ispirato a lui, è Mario la foglia grande in cima, e le altre foglie siete voi. Il pannello è la scuola. Tutte le foglie possono cambiare la scuola, ne sono la vera forza. Mario era convinto che grazie ai bambini si potesse fare la scuola più bella, quindi il mondo più bello». Il pomeriggio è proseguito con canti e musiche proposte dagli alunni.
Vanni Raineri
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