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Quando il Carpi
(8 anni fa) perdeva
3-0 a Casalmaggiore…

Nella foto Casalese e Dorando Pietri prima del fischio d’inizio il 2 settembre 2007

CASALMAGGIORE – Ha destato parecchio stupore, anche se ormai il salto era atteso, la promozione, per la prima volta nella sua storia, del Carpi in serie A, arrivata martedì sera dopo il pareggio per 0-0 contro il Bari. Ora, i tempi del calcio sono molto particolari: bastano pochi anni e, con una buona programmazione, questi possono assomigliare a vere e proprie ere geologiche.

Il giorno dopo l’impresa del Carpi balza alla mente una partita, giocata il 2 settembre del 2007: il teatro è la Baslenga di Casalmaggiore, in campo ci sono Casalese, neopromossa dalla Promozione e guidata dal “conducador” Mauro Franzini, e la Dorando Pietri Carpi. Sì, il nome completo è proprio quello, ma i tifosi – anche quelli della Casalese, che ne hanno ben donde di non essere informatissimi – la chiamano semplicemente Carpi, quella squadra. In realtà il Carpi esiste già, ma sguazza e s’arrabatta nel Dilettantismo più spinto. Ebbene, quella partita, dove la Dorando Pietri è nettamente favorita, finisce 3-0 per la Casalese: rete di Marcello Pozzi, che oggi allena lo Sporting Club di Goito in Prima categoria, e doppietta di Francesco Morandini. Era la prima giornata del campionato 2007-2008, che la Casalese tornava a giocare dopo gli albori degli anni 2000.

Quel Carpi è quasi lo stesso di quello di oggi: non nei giocatori, che ovviamente sono cambiati, ma nell’ossatura societaria che ha poi dato il via alla scalata fino alla massima serie. Il maggiore azionista era ed è tuttora Stefano Bonacini, legato alla Gaudì, che infatti già nel 2007 era sponsor, come dimostrano le foto di quel match; ma dietro la scrivania carpigiana sedevano anche Maurizio Setti, che oggi fa il presidente dell’Hellas Verona, sempre in serie A, e Claudio Lazzaretti, oggi presidente della Correggese, giunta ad un passo dalla Lega Pro, che avrebbe meritato. All’epoca erano tutti soci della Dorando Pietri, che nel maggio 2009 supera il Pallavicino in un drammatico spareggio per salire in serie D e due mesi dopo si fonde con il Carpi (iscritto alla serie D ma con enormi problemi finanziari) e cede il titolo alla Boca Pietri, società poi sparita. Da lì parte la scalata di un “unico” Carpi, verso la massima serie. Oggi, primavera 2015, la Casalese è retrocessa, 38 anni dopo, in Seconda categoria, il Carpi, quel Carpi, è in serie A. Sono passati otto anni, sembra un’era geologica.

Giovanni Gardani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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