Nepal, salvi i bimbi
adottati a distanza
dai casalaschi
CASALMAGGIORE – “Sono salvi i bambini del Nepal adottati a distanza dai casalaschi”: la rassicurazione arriva da Paolo Bocchi, presidente di Amurt Italia, onlus con sedi a Casalmaggiore e Viadana. Nella zona asiatica colpita dal devastante terremoto che ha provocato oltre 3300 vittime, Amurt ha una scuola, a Katmandu, due scuole e due case di accoglienza ad Hetauda, a sud di Katmandu verso l’India e un’altra scuola ad Itahari, nella parte est del Nepal. “Finalmente – spiega Bocchi – dopo vari tentativi siamo riusciti ad avere notizie da Didi Radhika, la direttrice delle scuole, sulla situazione dei nostri progetti. Ad Hetauda le strutture delle scuole e delle Case di accoglienza hanno retto ed i bambini stanno bene. Solo le case costruite con fango e mattoni sono crollate causando morti. Anche la scuole di Katmandu ed Itahari, costruzioni recenti , non hanno subito danni ed i bambini sono salvi. Queste buone notizie, nella catastrofe del Paese, vogliono rassicurare i numerosi casalaschi che hanno adottato a distanza i bambini dei nostri orfanotrofi”.
Alcuni anni fa, grazie al sostegno dell’associazione ‘La Maloca’, Amurt ha costruito la scuola di Itahari che, grazie soprattutto alla buona struttura dell’edificio, ha retto alle numerose scosse del terremoto salvando i bambini. “Questo purtroppo non è avvenuto nelle case adiacenti – rivela Bocchi – costruite di fango e mattoni. Comunque sia un numero enorme di persone hanno perso tutto e si trovano in condizioni disperate. Per questo Amurt ha istallato tre campi di pronto soccorso a Katmandu, Sitamarhi e Siliguri per fornire i primi soccorsi”. “Serve anche il vostro aiuto”: esorta Bocchi.
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