La Diocesi celebra
il 1° maggio nel segno
di don Primo Mazzolari
Nella foto, don Primo Mazzolari
BOZZOLO – L’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro, diretto da Sante Mussetola, ha promosso diverse iniziative per celebrare il 1° maggio: messe e convegni interzonali che avranno come fulcro anche Bozzolo. Lo stimolo arriva proprio da don Primo Mazzolari. Lo scorso febbraio, infatti, don Bruno Bignami, aveva presentato a Cremona “Primo Mazzolari. L’uomo vale perché lavora”. Un volume che raccoglie testi noti e pagine inedite suggerendo un percorso che parte dai problemi del lavoro, della responsabilità verso la terra e del diritto di emigrare per giungere ai temi della disoccupazione come grave forma di esclusione sociale, della presenza cristiana nel sociale e del sindacalismo come «impegno senza limite. Sullo sfondo proprio i discorsi di don Mazzolari in occasione del 1° maggio: messaggi che abbracciano l’arco di due decenni, fino al secondo dopoguerra. “Proprio questo volume – spiega Sante Mussetola, responsabile dall’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro – ci ha dato lo spunto per questa iniziativa, che abbiamo cercato di proporre all’intera diocesi attraverso alcune occasioni interzonali: a Cremona, nel Casalasco/Mantovano e nella parte più settentrionale”. La locandina che illustra le iniziative ricorda quelli che don Mazzolari nella celebrazione del 1° maggio 1950 evidenziava come peccati contro il lavoro: non lavorare; non far lavorare; lavorare solo per me; far lavorare gli altri per me; servirsi del lavoro per dividere gli uomini. Nella mattinata di venerdì 1° maggio doppio appuntamento di carattere celebrativo con le Messe in agenda a Bozzolo, nella chiesa parrocchiale di S. Pietro (ore 11), e ad Agnadello, presso Cascina Mirandola (ore 10). A presiedere l’Eucaristia nel primo caso sarà il presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari di Bozzolo, don Bruno Bigami; nel secondo caso don Mario Martinengo, parroco di Agnadello e membro della Commissione diocesana di Pastorale sociale. L’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro ha anche distribuito uno schema di preghiera universale da poter utilizzare nelle celebrazioni eucaristiche del 1° maggio o della successiva domenica.
Vi sono poi tre convegni, pensati come occasioni di riflessione e approfondimento sui temi del lavoro. “Vogliamo uscire dagli schemi tradizionali – continua Mussetola –. Così, oltre agli appuntamenti celebrativi, abbiamo organizzato tre convegni che possano offrire una informazione più obiettiva su quanto accade nel mondo del lavoro, con una lettura critica capace di superare le visioni dettate dalle diverse ideologie. Lo sforzo è dare un’informazione completa, che entri nel merito delle questioni, rilevando ciò che c’è di buono, ma senza dimenticare le carenze”. Il primo convegno si svolgerà la sera di mercoledì 29 aprile alle 21 presso il salone dell’oratorio di Agnadello (via Gemona). Interverrà l’on. Savino Pezzotta, già segretario generale della CISL, sul tema “Il lavoro che cambia”. Nel mese di maggio gli altri due eventi, a Bozzolo e a Cremona, guardando al Jobs Act. Si comincia la sera di giovedì 7 maggio, alle 21, presso il salone dell’oratorio di Bozzolo (piazzale Chiesa). Il segretario CISL Lombardia, Roberto Benaglia, si concentrerà su “Jobs Act: valutazioni, dubbi, cose da fare”. La mattina di sabato 16 maggio, invece, alle 10.30 all’Auditorium Enaip (presso la sede della ACLI di via Cardinal Massaia, interverrà il sottosegretario del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Luigi Bobba. “Giovani, lavoro e Jobs Act” i temi al centro dell’incontro, che aiuterà a riflettere sulle prospettive nelle “Deleghe al Governo in materia … dei servizi per il lavoro e delle politiche attive … e del riordino della disciplina dei rapporti di lavoro”.
dal sito della Diocesi di Cremona
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