Ospedale di Bozzolo,
esami clinici trasferiti
a Mantova

Nella foto, il presidio don Primo Mazzolari di Bozzolo
?BOZZOLO – L’amministrazione comunale di Bozzolo denuncia “il pesante colpo di mano operato dalla Direzione dell’Azienda Ospedaliera Poma di Mantova che da lunedì prossimo ha deciso il trasferimento a Mantova del laboratorio degli esami clinici di Bozzolo, mantenendo, per ora il punto prelievi, servizio minimale, per far fronte al bacino di utenza che giornalmente si riversa presso la struttura”. Una vicenda di gravità assoluta che si compie in sordina e senza alcun confronto con l’amministrazone locale e con il sindacato “e la dice lunga sulla assicurazioni di dirigenti sanitari e rappresentanza politica così prodiga a visite prenatalizie ahimè così beneauguranti”, tuona il sindaco bozzolese Giuseppe Torchio. Già nei giorni scorsi la giunta aveva preso atto della situazione che é stata rappresentata anche al dipartimento del PD provinciale di Mantova, in un incontro dedicato alle recenti decisioni assunte dalle autorità sanitarie dell’Azienda Ospedaliera “Carlo Poma” e riferite all’Ospedale di Bozzolo.
La delegazione bozzolese, guidata dal Sindaco e dal segretario del circolo del Pd, ha rinnovato la richiesta di un potenziamento dei servizi nell’area Chiese -Oglio-Po che comprende gli Ospedali per Acuti di Asola ed Oglio Po ed il Presidio di Riabilitazione Specialistica di Bozzolo. “Si tratta – precisa Torchio – di presidi sanitari importanti che vanno difesi anche per la posizione geografica strategica di cerniera e che oggi vede una forte fuga verso i più attrezzati ospedali di Guastalla, Reggio e Parma, un trend negativo che si ripercuote a livello di bilancio e che va fermato”. In particolare a Bozzolo, dopo il trasferimento della Riabilitazione Cardiorespiratoria al Poma di Mantova “stanno facendo le ruote, sempre nella stessa direzione gli “esami medici di routine” che rappresentano molta parte del lavoro del Reparto Analisi”. Da lunedì prossimo, infatti, gli esami si faranno a Mantova e sono già state diramate precise disposizioni i operative. “A Bozzolo – spiega Torchio – pare saranno forse effettuati solo gli esami per le urgenze (Tao, etc) ?con conseguenti ripercussioni sugli organici e sul bilancio dell’Ente.
La preoccupazione si estende anche allo stesso personale amministrativo che, in prospettiva, teme ripercussioni. Recentemente una delegazione del personale di Bozzolo si é recata dai referenti sanitari mantovani per lamentare una serie di inadeguatezze legate ai recenti movimenti a livello di quadri intermedi con pesanti ricadute sulle attività riabilitative. Infine, per quanto riguarda il POT (Presidio Ospediero Territoriale) ?”é del tutto incomprensibile la scelta regionale di escludere la provincia di Mantova da tale necessaria dotazione”, dichiara Torchio. “Ne sono stati finanziati ben 11, di cui 2, approvato e finanziati in provincia di Brescia mentre si trascura un’area di oltre mezzo milione di abitanti se si considera il mantovano ed i territori di confine d cremonese. Per il POT di Bozzolo, che presenta un preventivo di 1,7 milioni, quindi tra i meno costosi a livello regionale, l’Azienda Ospedaliera Poma ha inoltrato progetto e domanda alla Regione da un anno e, finora, non é giunta alcuna risposta”.
Altri incontri sono in programma con altre rappresentanze politiche e sindacali, stante la gravità della situazione. L’amministrazione comunale di Bozzolo “si sente in dovere di ringraziare i rappresentanti politici regionali che hanno promesso un futuro radioso all’Ospedale che, invece, regista queste decisioni così negative”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA