Cronaca

Da Modena a Torre,
17mila euro di rimborsi:
Sighinolfi nei guai

Nella foto, Mauro Sighinolfi

MODENA/TORRE DE’ PICENARDI – Dalla sede dell’ente provinciale di Modena in viale Martiri a Torre de’ Picenardi sono circa 110 chilometri, che diventano 220 tra andata e ritorno. Una distanza che Mauro Sighinolfi, 66 anni, ex vicepresidente del consiglio provinciale modenese, membro del Pdl emiliano con un passato in An, dichiarava di percorrere in auto ogni volta che il consesso si riuniva. Perché Torre de’ Picenardi? Perché Sighinolfi dichiarava di abitarvi. Da accertamenti è risultato però che il politico era residente in quel di Modena e stando alle celle telefoniche controllate proprio nelle ore in cui Sighinolfi aveva dichiarato di spostarsi nel cremonese, il suo dispositivo mobile non risultava attivo nella località torrigiana. In tutto, la truffa aggravata di cui ora è accusato il 66enne ha fruttato all’ex vicepresidente provinciale 17mila euro di rimborsi chilometrici, erogazioni pubbliche per coprire spese private che non risulterebbero veritiere.

Difeso dall’avvocato Massimo Simonini, Sighinolfi dovrà comparire in udienza preliminare il prossimo 14 maggio. Per lui è stato chiesto il rinvio a giudizio. Lo stesso politico 66enne rientra marginalmente e per ora senza accuse anche nell’indagine dei rimborsi in Regione Emilia Romagna: è tra i collaboratori assunti da Enrico Aimi (Pdl) in veste di vicepresidente dell’Assemblea regionale e sui cui incarichi e compensi sono in corso indagini.

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