Come te (quasi)
nessuno mai
Pomì nella storia
CASALMAGGIORE – Cara Pomì, questa volta l’hai fatta davvero grossa. Sì, perché il successo di Modena consegna a Casalmaggiore il secondo posto nella massima serie, associando il volley rosa, comunque vada a finire nei prossimi playoff Scudetto, ad alcuni miracoli della provincia che hanno fatto la storia della serie A1 del volley femminile.
L’exploit della Pomì non è una prima volta assoluta: ci sono infatti squadre che già in passato sono riuscite a chiudere sulla piazza d’onore soltanto al secondo anno nella massima serie nazionale. E’ il caso di Villa Cortese e Jesi: se il club marchigiano chiuse al secondo posto al secondo anno in massima serie, ossia nel 2002-2003, quello lombardo è riuscito a fare ancora meglio, chiudendo al secondo posto già nell’anno d’esordio, ovvero nel 2009-2010, dopo una scalata pazzesca. Non fanno testo tanti altri casi, come quello di Conegliano, che ha sì conquistato il secondo posto nel 2013-2014 (la scorsa stagione, seconda in A1 per l’Imoco), ma che di fatto non poteva essere considerata esordiente a tutti gli effetti, dato che già in passato a Conegliano il volley, pur con un altro club e sotto l’egida di altro main sponsor, aveva assaggiato il palcoscenico più importante a livello nazionale.
Il nostro calcolo, va detto, si ferma al 1983-1984, un po’ per comodità, ma soprattutto perché da quella stagione sono stati introdotti i playoff, dunque anche il secondo posto ha acquisito un valore diverso rispetto a quello di una “inutile” medaglia d’argento, risultando piuttosto un lasciapassare verso qualche favore in più nella post season, non foss’altro che per il fattore campo. Proprio scorrendo le società che dal 1983-1984 in poi hanno chiuso sulla piazza d’onore la stagione regolare, balzano all’occhio nomi che hanno fatto la storia della nostra pallavolo e città di grande tradizione sportiva proprio nel volley: pensiamo a Piacenza, Bergamo, Novara (quando ancora era Asystel), Jesi, Ravenna, Modena (con le varie denominazioni e sponsor), Matera, Reggio Emilia e Bari. Ebbene, Casalmaggiore, centro di appena 15mila abitanti, strappa così un altro record: quello della cittadina con minor numero di abitanti ad essere giunta seconda. A dire il vero, anche qui il club rosa viene preceduto da Villa Cortese (poco più di 6mila abitanti), che però – va detto – dopo avere tentato invano la rincorsa al miracolo Scudetto, s’è arresa, sparendo di fatto dalla ribalta nazionale con la cessione del titolo sportivo alla rinata Liu Jo Modena nel 2013.
La strada della Pomì Casalmaggiore, comunque vada ai playoff, intende essere molto più longeva in serie A1 rispetto a quella di Villa Cortese: perché le rosa non vogliono assolutamente essere ricordate come una bella meteora, ma intendono provare a consolidare la chance di divenire una splendida realtà. E intanto, con il successo di sabato sera, la Pomì ha conquistato un altro traguardo, “scalando” l’Europa: ora la Pomì, grazie alla seconda piazza e alla vittoria di Novara in Coppa Italia, ha la certezza assoluta di giocare la Coppa Cev 2015-2016, e non più soltanto la Challenge Cup (che era già ufficiale dopo il 3-1 a Scandicci). Dato che però l’appetito vien mangiando, chissà che non arrivi anche la qualificazione in Champions… Va beh, meglio stare coi piedi per terra: del resto, è così che Mazzanti e le sue ragazze hanno spedito la piccola Casalmaggiore tra i giganti della storia.
Giovanni Gardani
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