“Texas Padano”:
la terra dei buchi
è qui…
Nella foto, la conferenza a Casalmaggiore
CASALMAGGIORE – “La terra dei cachi” la chiamavano vent’anni fa Elio e le Storie Tese in una delle loro canzoni. Un titolo che oggi si potrebbe cambiare con la “terra dei buchi” secondo quanto spiegato mercoledì sera durante una conferenza presso il Centro Primavera a Casalmaggiore. I due relatori, Pietro Dommarco giornalista e autore di un libro sulla questione e Giacomo Cangini, ingegnere meccanico con la passione della ricerca hanno condotto il tema ispirandosi al titolo “Texas Padano” sulla ricerca in corso di idrocarburi nel sottosuolo. “Fino ad oggi sono stati fatti dai sette ai diecimila buchi nel nostro territorio senza trovar nulla che giustificasse tale impegno” è stato detto da Cangini che però ha anche ammesso trattarsi di opinioni e informazioni che andavano verificate. Meno incertezze invece sul rischio o di movimenti tellurici conseguenti alle perforazioni mostrate attraverso animazioni fotografiche realizzate dagli stessi relatori. Il secondo ospite invece ha diffuso una gran quantità di dati e di numeri informando sulla concessione elevata di ricerca e permessi di trivellazione rilasciati nelle varie regioni del Nord sopratutto in pianura padana, territorio già tormentato dalla più alta concentrazione di inquinamento atmosferico. Alla fine l’ambientalista Cesare Vacchelli ha voluto ricordare al pubblico quanto sia dilagante il sistema di corruzione in Italia specialmente attorno ad opere faraoniche verso cui i vari movimenti stanno facendo una battaglia di contrasto e disturbo.
Rosario Pisani
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