Cronaca

Rive Gauche,
petizione per dire
no alla Ti-Bre

CASALMAGGIORE – L’incontro a Piadena con la proposta di un sit-in di protesta prima, la notizia del no della commissione ambiente del comune di Parma poi, hanno fatto tornare di estrema attualità l’annosa questione della realizzazione dell’autostrada Tirreno-Brennero. “Esprimiamo e ribadiamo, vista la delicatezza del momento, la totale contrarietà al progetto dell’Autostrada Ti-Bre”: così Giancarlo Roseghini, referente del circolo Rive Gauche di Casalmaggiore. “Se non bastassero le motivazioni di carattere ecologico, economico e logistico, gli avvenimenti degli ultimi giorni dimostrano quanto malaffare si celi dietro le grandi opere – spiega Roseghini -. La vicenda della Brebemi e della Pedemontana dimostrano inoltre la totale inutilità e lo spreco di denaro pubblico che comporta la costruzione di inutili infrastrutture stradali. Quei soldi, diversi miliardi di euro, dovrebbero essere spesi per sostenere le famiglie in difficoltà, i giovani senza lavoro, i pensionati, la scuola e la sanità pubblica. Servizi per tutti insomma, non lucro per pochi”.

Dall’autostrada alla ferrovia: “Riteniamo altresì strategica per questo territorio la costruzione e l’implementazione del tibre ferroviario. Esso toglierebbe tanti mezzi pesanti dalle strade, e aiuterebbe concretamente le aziende abbattendo un costo molto elevato per il trasporto delle loro materie prime. Desideriamo inoltre ribadire che è necessario uscire dalla logica delle opere compensative, come se qualche sprazzo di opera utile potesse cancellare le grandi devastazioni”. “Ci riferiamo evidentemente alla tangenziale di Casalmaggiore – precisa Roseghini -, opera utile e necessaria che non può essere legata ad un’altra inutile e impattante. Sappiamo che l’amministrazione Bongiovanni è prona di fronte alla volontà dei “superiori” loro sodali che governano la Lombardia e non solo, vedi la recente mozione nel consiglio comunale sul trasporto ferroviario, per cui a loro è inutile chiedere alcunché”.

Rive Gauche lancia quindi un appello agli abitanti di Casalmaggiore: “chiediamo di rialzare la testa. Lo faremo per primi noi, come semplici cittadini. Non ci interessano i simboli. Ie bandiere adesso non sono importanti di fronte alla salute dei casalaschi e al futuro del nostro territorio. Lanciamo da ora, con l’appoggio delle forze, organizzate o informali, che vorranno sostenere l’iniziativa, una petizione popolare dal contenuto semplice: “No alla Ti-Bre, sì alla tangenziale, sì al Ti-Bre ferroviario”. “Non intendiamo in alcun modo sovrapporci ad altre iniziative sostenuti da comitati, forze politiche e singoli cittadini sulle due sponde del Po, ma crediamo che una simile iniziativa a livello casalasco, con un forte contenuto locale, possa dar forza all’ intera opposizione al dissennato progetto dell’Autostrada, unendo tutte le energie possibili, senza cappelli politici da parte di alcuno, col solo fine di dimostrare che una diversa mobilità è possibile, come una diversa politica del territorio”.

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