Cronaca

L’asse del Po
s’interrompe: si va
verso l’Unione a tre

Nella foto, da sinistra: i municipi di Martignana di Po, Gussola e Torricella del Pizzo

MARTIGNANA DI PO – Le previsioni sul naufragio dell’allargamento a sei comuni dell’Unione Municipia hanno trovato conferma. A scanso di (assai improbabili) sorprese tra cinque giorni si darà il via ad un’unione a tre Comuni: Gussola, Martignana di Po e Torricella del Pizzo, che non coinvolgerà i tre già uniti, vale a dire Scandolara, Motta Baluffi e Cingia de’ Botti. Non sarà un atto formale, sarà semplicemente la riunione che (a porte chiuse) riunirà gli interi consigli comunali dei tre comuni rivieraschi del Po. Si terrà giovedì 26 marzo alle ore 21 a Gussola. I tre sindaci Stefano Belli Franzini, Alessandro Gozzi e Emanuel Sacchini spiegheranno ai consiglieri di maggioranza e minoranza l’esito del percorso abbozzato, chiedendo il via libera sulla prosecuzione di un’intesa che sarà limitata a tre soggetti. I buoni intenti manifestati un anno fa si sono arenati su un terreno che ha visto prevalere incomprensioni, alcune incompatibilità non tanto politiche ma forse personali, e l’incapacità di stendere un progetto sul quale condividere aspirazioni e pure rinunce.

“Giusto in questa fase coinvolgere i consigli comunali sulla decisione – afferma il sindaco di Martignana di Po, Gozzi -. L’unione a sei è prematura, ma non abbandonata. Oggi si tratta di stabilire un percorso alternativo e meno complicato. Terremo conto comunque di alcune gestioni associate con i Comuni di Municipia. Questa è la mia idea, che credo condivisa”. Ma cosa è cambiato rispetto a un anno fa? “Sono cambiate alcune amministrazioni, ma credo abbia inciso non tanto il cambio delle persone, quanto la presa di coscienza che agire a sei è più complicato che compiere due percorsi paralleli. Uno degli ostacoli è certamente costituito dalla pianta organica che dovremo condividere”. Le gestioni associate proseguiranno? “Certo, anche se per ora sono soprattutto fatte sulla carta. L’unica veramente operativa è quella della polizia municipale. E’ questo il cordone ombelicale che ci unisce in vista della futura unione a sei”. Quindi il futuro sarà comunque a sei, chiediamo al sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini? “Perché solo a sei? Io penso che si debba guardare all’intero Casalasco”.

Vanni Raineri

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