Poste, contrordine:
Vicomoscano non chiude
più. Almeno per ora
Nella foto il “picchetto” davanti alle poste di Cremona
VICOMOSCANO (CASALMAGGIORE) – Finalmente una buona notizia, per la verità resa ancora più bella perché inattesa. L’Ufficio Postale della frazione casalese di Vicomoscano non chiude più. O almeno non chiuderà ai primi di aprile, come sembrava scontato in un primo momento. Una vittoria parziale, dato che si parla di una sospensione del piano di chiusura, annunciato dalla stessa Regione Lombardia.
Ciò significa che Poste Italiane s’è presa qualche settimana in più di tempo per riflettere e per analizzare varie situazioni, facendosi carico di approfondire il peso dei singoli uffici postali sul territorio e provando ad analizzare, se non caso per caso, quanto meno con maggiore raziocinio e conoscenza delle problematiche. Esultano i sindacati, al fianco dei cittadini in questa battaglia, come dimostra il “picchetto” di venerdì scorso proprio a Cremona. Nella nostra provincia, come noto, erano tre gli uffici postali che avrebbero dovuto chiudere: oltre a Gallignano e Ombriano, nel Cremasco, anche Vicomoscano, che avrebbe subito un danno notevole, passando dall’apertura sei giorni su sette alla chiusura totale.
Sono 61 gli uffici in tutto il territorio regionale che tirano dunque un sospiro di sollievo, così come sono 120 le filiali che non subiranno tagli sotto il nome di razionalizzazione. Giuseppe Marinaccio di Cisl Lombardia ha voluto evidenziare quanto positiva sia questa novità “perché finalmente l’azienda ha capito che il peso delle filiali sul territorio va discusso con chi il territorio lo vive, dunque con noi sindacati e prima ancora con i sindaci dei comuni interessati dal provvedimento e con Anci. E’ una verifica doverosa e un dietrofront che ci fa molto piacere. E’ chiaro che la guardia resta alta, ma intanto è un primo risultato”.
Di fatto da una sorta di condanna a morte per molti uffici postali si passa a una sospensione della pena: se non è una vittoria è comunque un pareggio, per dirla in termini calcistici, in attesa di giocare i tempi supplementari. Considerando che il rischio concreto era quello di una sconfitta segnata e ormai decisa, è già un bel risultato, che premia gli sforzi anche dei cittadini di Vicomoscano, che hanno raccolto oltre 600 firme proprio per testimoniare quanto venga considerata importante la presenza di una filiale in una frazione che già è sprovvista di una banca. Peraltro proprio a Vicomoscano mercoledì sera era prevista una manifestazione con striscioni: al momento non è dato sapere se i residenti esporranno comunque il loro pensiero sui lenzuoli della principale via della frazione, oppure se si fermeranno, sospendendo tutto proprio come ha fatto Poste Italiane.
Giovanni Gardani
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