Il Piano Neve fa
discutere Sabbioneta
E “rispunta” l’Ici…
Nella foto il comune di Sabbioneta
SABBIONETA – Dopo le interrogazioni presentate dal gruppo “Sabbioneta e la sua gente” in merito ai troppi bandi persi dal comune mantovano proprio alla vigilia di un’occasione turistica come Expo, per altri motivi anche il gruppo di minoranza “Svolta a Sabbioneta” va all’attacco con due interrogazioni che infiammeranno il prossimo consiglio comunale. La prima si ricollega all’atteggiamento avuto dal comune di Sabbioneta “nella fattispecie dai suoi rappresentanti eletti durante le ultime elezioni, nella gestione” definita “più che approssimativa dell’emergenza derivante dall’ultima precipitazione nevosa verificatesi sul nostro territorio nella notte tra il 5 e il 6 febbraio (presto ribattezzata Big Snow, ndr)”, anche se va detto che il riferimento è più che altro indiretto, come vedremo.
“Il fatto di cui si chiede conto alla giunta riguarda il collassamento della recinzione che così non può più impedire il libero accesso e la protezione da una casa pericolante in frazione Breda Cisoni. Un fatto grave – spiega il consigliere di minoranza Pierpaolo Tognini – visto che il sindaco è residente proprio a Breda, un consigliere di maggioranza risiedeva proprio nella via di questa casa diroccata fino a qualche tempo fa (il padre vive ancora lì) e addirittura l’assessore alla Cultura risiede pochi metri più in là di questa abitazione, ma nessuno si è accorto di nulla. E’ evidente che non sussistono più i requisiti di sicurezza minimi tali da garantire l’incolumità dei cittadini, in special modo dei più piccoli, che inavvertitamente potrebbero introdursi sul prato dell’abitazione anche solo per gioco e correre pericoli reali per la loro incolumità. Come al solito questa giunta si contraddistingue per la mancanza di controllo sul proprio territorio, ciò non ci stupisce affatto considerando che ormai la gestione del comune è demandata ad assessori nominati che per forza di cose non potranno mai avere sotto controllo queste situazioni visto che non risiedono, non vivono, non conoscono il nostro territorio. Chiediamo se il sindaco intenda intervenire e in quale modo”.
La seconda interrogazione, invece, riguarda un disguido legato ad Areariscossioni srl di Mondovì, in provincia di Cuneo e si rifà a vicende del 2009, quando addirittura si pagava ancora l’Ici. “I cittadini vogliono capire – spiega Tognini – perché nel nostro comune continuino ad arrivare cartelle esattoriali relative all’Ici pregressa (servizio gestito come sempre dalla stessa ditta che emise le famose e numerosissime “cartelle pazze” solo qualche anno fa) non corrette che costringono i cittadini a rivolgersi a professionisti del settore per risolvere le problematiche verificatesi con notevole perdita di denaro e di tempo”. Si tratta dunque della stessa ditta che, a causa di notevoli disservizi, creò non pochi problemi ai residenti di Sabbioneta con errori di calcolo anche gravi negli anni passati.
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