A Villanova
un ristorante da
Oscar dell’efficienza
Nella foto il nuovo ristorante-pizzeria “La Maddalena” e l’impianto fotovoltaico
VILLANOVA (RIVAROLO DEL RE) – Un nuovo ristorante, che non è soltanto e semplicemente… un nuovo ristorante. Ha inaugurato un mese fa “La Maddalena” a Villanova, in frazione di Rivarolo del Re e, se è vero che è ancora presto per valutare il successo commerciale dell’iniziativa, affidata al ristoratore Roberto Piccinardi, una vita ai fornelli, la novità sta nella grande attenzione alla riqualificazione di un immobile dal grande valore storico e al risparmio energetico. Insomma, “La Maddalena”, al di là del giudizio culinario, ha già vinto l’Oscar dell’efficienza. Il tutto grazie ad un progetto curato da Studiorinnova di San Giovanni in Croce, lo stesso che ha consegnato a Casteldidone la possibilità di ottenere il primo premio tra i comuni virtuosi, essendo uno dei primi esempi di paese a consumo energetico zero, poiché tutta l’energia arriva dal fotovoltaico riducendo peraltro l’emissione di anidride carbonica di 58mila tonnellate l’anno.
Nuove tecnologie e soprattutto una costruzione tecnica molto attenta ai dettagli (si pensi alle finiture in legno) volta a minimizzare il consumo di calore e dunque a non disperdere, conservare ed eventualmente riutilizzare le stesse fonti. Ma andiamo con ordine: “La Maddalena” sorge all’interno di un immobile che fu di proprietà della curia. Un barchessale vecchio stampo, stalla più fienile, e una casa padronale. Oggi sono divenute, mantenendo lo stile di un tempo pur lasciando spazio a concessioni estetiche più moderne, specie negli interni, l’abitazione del gestore del ristorante e i due piani della stessa attività. Il tutto rimuovendo le vecchie pavimentazioni cementizie sostituite con manti di copertura isolanti in legno e grafite e installando nuove serrature.
Non solo, grazie al progetto di Studiorinnova, sposato dai proprietari della struttura “La Maddalena” può essere considerata una delle strutture più all’avanguardia dal punto di vista energetico: non è scontato, ad esempio, trovare un impianto fotovoltaico da 20 kW, installato sul tetto, quando si parla di un ristorante, così come va rimarcata la piena efficenza degli impianti elettrico, illuminotecnica e termico, quest’ultimo funzionante a pompa di calore, dunque senza riscaldamento a gas e senza fonti fossili. Un modo per dare il buon esempio, cercando di ottimizzare le risorse anche grazie all’attenzione all’isolamento termico, per un’attività che, tra forni, cucina e impiantistica di vario genere, ha un fabbisogno energetico indubbiamente importante. Rinfunzionalizzazione dell’edificio e riqualificazione energetica, dunque, in chiave sostenibile, pur mantenendo le strutture portanti esistenti come tetti e muri perimetrali. Di fatto una delle prime “pizzerie solari” della provincia di Cremona, dato che col fotovoltaico viene alimentato pure il forno. Grazie a Studiorinnova, eccellenza nostrana, senza bisogno di cercare all’estero…
Giovanni Gardani
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