Le “miss” si uniscono
Unico info point
per due gioielli

Nella foto Asinari e Rivaroli durante la conferenza
SCANDOLARA RAVARA – Dopo anni, anzi decenni, di iniziative fumose, fatte sulla carta e magari ben finanziate ma che non hanno prodotto effetti concreti, finalmente la valorizzazione turistica del Casalasco ha intrapreso una strada che promette di condurre a migliori risultati. Una nuova prova è l’accordo stretto tra i sindaci di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari e di Scandolara Ravara Velleda Rivaroli, i protagonisti di quelli che sono i maggiori progetti portati a termine negli ultimi anni in ambito turistico: il recupero e fruizione di Villa Medici del Vascello e l’inserimento di Castelponzone tra i Borghi più belli d’Italia.
L’accordo riguarda un progetto, presentato venerdì mattina in Municipio a Scandolara, che si prefigge di ottenere significative sinergie nella valorizzazione proprio di Villa Medici e Castelponzone, ma nasce già per ampliare il proprio raggio d’azione a tutto il Casalasco. Due sono le novità di rilievo: l’apertura di un info point, una specie di ufficio turistico al servizio del progetto, e la presenza di Castelponzone per una settimana con uno stand a Expo2015.
«Si tratta di un progetto – afferma Asinari – su cui lavoriamo da tempo, con la consulente Lara Cavalli (responsabile ufficio bandi di Reindustria, presente all’incontro, ndr). Noi mettiamo in campo una struttura e un’organizzazione collaudata, che ha portato a Villa Medici migliaia di visitatori, assistiti grazie alla presenza di 14 accompagnatori». Accompagnatori e non guide. «Nei nostri Comuni – spiega Rivaroli – valorizziamo ragazzi che hanno studiato in quel settore e ci possono aiutare nella promozione, e per loro è un’occasione di lavoro. Non possiamo permetterci guide autorizzate, per questo si tratta di accompagnatori, ma sono del posto e questo per noi è un valore aggiunto». «La presenza di Castelponzone nei Borghi più belli d’Italia – prosegue Asinari – ha una grande esposizione mediatica, si tratta di un circuito fondamentale. Così uniamo due valori complementari, ed è importante unire le nostre forze. Credo non abbia senso avere dieci uffici turistici sul territorio. Va bene Expo ma vogliamo andare oltre».
«Ci uniamo a chi ha ottenuto enormi risultati – ribatte Rivaroli -. Sappiamo che il percorso di Castelponzone è molto più indietro, noi abbiamo fatto in 20 anni un grande lavoro strutturale, ora devo pensare a cosa offrire al turista. Dall’11 al 17 maggio saremo presenti in Expo nel padiglione di Eataly, e poter offrire un territorio più vasto, completare il pacchetto, è fondamentale. Potremo proporre una giornata nella quale sarà possibile visitare Villa Medici, Castelponzone col museo dei cordai, e le chiese antiche di Scandolara e Caruberto, il tutto nel raggio di pochi chilometri. In questo modo riversiamo ricchezza anche ai nostri negozianti e ristoratori. Ma già stiamo pensando ad un pacchetto di due giornate, aggiungendo magari l’Acquario del Po di Motta Baluffi, la fruizione di piste ciclabili che ancora devono funzionare a dovere e tanto altro. Invece che partire con delle brochure che poi rimangono qui, facciamo il percorso inverso: partiamo noi due con l’intento di allargarci e credo potremo un giorno offrire un soggiorno anche di 4-5 giorni nel Casalasco».
«Stiamo lavorando – dice Asinari – per coinvolgere bed & breakfast, alberghi e ristoranti. Presenteremo il progetto la prossima settimana nei nostri Consigli comunali, e sabato 21 marzo ci sarà la firma ufficiale presso il punto vendita Cerati di Castelponzone dove presenteremo i pacchetti turistici. Il 6 aprile, giorno di Pasquetta, sia San Giovanni che Castelponzone apriranno ai turisti». Intanto anche a Castelponzone partirà la formazione per nuovi accompagnatori turistici che si uniscano ai presenti, in grado anche di accogliere turisti di lingua inglese, tedesca e francese, e nel prossimo futuro russa. «Sappiamo che il turista è esigente – prosegue Asinari – ma i riscontri avuti sui social sono stati molto positivi. Abbiamo già contattato agenzie turistiche della zona. Partiamo dagli esercizi commerciali dei due Comuni, selezionati perché è importante la qualità, lanciando i pacchetti».
L’ufficio che accoglierà i turisti sarà a San Giovanni in via Feudatari, nella sede della Biblioteca comunale, quindi molto vicino alla rocca. Si chiamerà “info point turistico borghi e castelli”. Serviranno risorse. «Partiremo ovviamente con un budget che stabilirà la giunta – afferma Asinari – e prenderemo parte a bandi. Credo che l’operazione si possa autofinanziare se gestita bene, come dimostra la nostra esperienza di Villa Medici». Non siamo così sciocchi da pensare di rimediare alla chiusura della Bini o alla crisi del polo artigianale di San Giovanni – spiega Velleda Rivaroli – ma ritengo che possa dare un contributo. Credo che la cultura e il turismo possano portare posti di lavoro». Un progetto che come detto guarda lontano, come fa capire Asinari: «Dobbiamo puntare verso il Po, è quello che ci manca».
Vanni Raineri
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