Cultura

Sabbioneta celebra
la cucina mondiale e
rilancia marchio Oglio Po

Nella foto la tavolata delle autorità e quella dei commensali

SABBIONETA – Expo soltanto a Milano? Beh, su questo possiamo discuterne, perché in realtà l’evento al via da maggio nel capoluogo meneghino, sarà una celebrazione dell’Italia intera e in particolare dei suoi oltre 8mila comuni. Questo il messaggio arriva giovedì sera da Sabbioneta, alla locanda Loggia del Grano, nella serata organizzata dal Consorzio Sablonetae Excelsus. Una prospettiva nuova per valorizzare anche il piccolo gioiello e non necessariamente la grande metropoli: due diversi punti di vista, con la Piccola Atene che punterà tutto su qualità, effetto sorpresa e patrimonio artistico per sfidare anche i centri più noti del Belpaese. Su un punto però erano tutti d’accordo: il cibo, vero e proprio punto di forza tutto italiano, come del resto l’immagine dell’Arcimboldo, simbolo di Expo, sta a testimoniare.

Ecco perché l’evento di giovedì è stato significativo e originale. Non una normale cena, ma un evento vero e proprio, grazie al quale sedersi a tavola e fare cultura anche con coltello e forchetta in mano: sì, perché la particolarità della serata alla Loggia del Grano stava proprio nel menù. Cinque piatti differenti, uno per ciascuno dei cinque continenti del globo. Il modo migliore per allenare le papille gustative in vista di Expo, dove la cucina internazionale sarà un linguaggio comune, per comunicare e capirsi.

Ideata dal cavalier Roberto Marchini, che ha aperto la serata, la cena di giovedì ha visto ospiti illustri come Pier Attilio Superti, segretario generale Anci Lombardia, Cinzia Lanfredi Sofia, assessore alla Cultura del Comune di Sabbioneta, Corrado Sampietri per l’associazione “Sapori Arte Cultura”, Galdino Galli presidente della Pro Loco e Giuseppe Torchio, presidente del Gal Oglio Po. Autorità che hanno relazionato sull’opportunità dell’esposizione meneghina e su quanto possa risultare decisivo puntare sulle eccellenze anche locali, in un sistema turistico da migliorare ma che a Sabbioneta trova già un esempio luminoso di efficenza. A proposito di cibo, volete conoscere i piatti? Tempore fantasia asiatica con salsa wakamole e sushi nigiri maki per l’Asia, risotto con baccalà al leche de coco del Paranà per l’America del Sud, zighinì di manzo con salsa berberè su sfoglia di pane enjera per l’Africa, agnello all’ebraica con carciofi alla Giudia per l’Europa, e in chiusura il dolce Pavlova su salsa di kiwi, dessert che la Nuova Zelanda inventò a inizio Novecento per celebrare una ballerina russa in tournèe sul posto. E a proposito di eccellenze nostrane, la cena è stata innaffiata dal lambrusco dell’azienda agricola Vincenzo Sarzi Amadè. Il modo perfetto per dimostrare quando la piccola Sabbioneta, con il suo marchio Op (Oglio Po), possa gareggiare anche coi giganti del mondo.

A tal proposito l’assessore regionale al Commercio Mauro Parolini, già in visita a Casalmaggiore qualche giorno fa, arriverà anche a Sabbioneta, vero fulcro centrale del comprensorio per il turismo, puntando tutto su qualità e spirito d’intraprendenza, come si è notato chiaramente giovedì. Non solo, Torchio, in qualità di sindaco di Bozzolo, ha spiegato che per mezzo dei Distretto dell’Attrattività, il comune bozzolese potrà acquistare un mezzo da 70-80mila euro che farà da collegamento diretto verso Casalmaggiore, Sabbioneta e l’ospedale Oglio Po. Tutti gli invitati hanno sottolineato come il nuovo marchio Oglio Po, oltre ad essere una chiara dichiarazione d’intenti, rappresenta anche una nuova rivoluzione, come fu quella che, qualche decennio fa, diede vita al Consorzio di Bonifica del Navarolo. Unire le forze, insomma, per vincere la sfida su Expo, e anche negli anni che verranno dopo la kermesse milanese, vera eredità di questo gran mulinare di idee.

Giovanni Gardani

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