Tromba d’aria
a Brugnolo: scoperchiato
tetto di un capannone
Nella foto i danni al capannone e all’abitazione
BRUGNOLO (RIVAROLO DEL RE) – Un brutto temporale, un po’ di pioggia ma soprattutto tanto, troppo vento: di fatto una piccola tromba d’aria s’è abbattuta sulla frazione di Brugnolo, che non più tardi della scorsa estate subì già parecchi danni, finendo nella fascia di terra colpita dalla grandinata che devastò diverse colture del territorio Casalasco, Sabbionetano e Viadanese.
Questa volta ad essere colpito è stato un singolo capannone di proprietà della famiglia Azzini, oltre all’abitazione attigua, rimasta di fatto coinvolta nella spaventosa carambola del tetto e di proprietà sempre della stessa famiglia, che ha vissuto una serata davvero sfortunata e movimentata. L’evento atmosferico, di sicuro molto raro, ha avuto come tremenda conseguenza la distruzione della copertura del capannone, che attorno alle 22 di mercoledì è stato letteralmente sollevato dalla tromba d’aria e, perdendo alcuni pezzi, ha poi terminato il proprio volo sul tetto dell’abitazione confinante. Qui sono andati distrutti il camino e le grondaie, mentre è stata sfondata, anche in questo caso, parte del tetto.
Peraltro la copertura scoperchiata dal capannone era stata rifatta soltanto un paio di anni fa, dopo un’operazione di bonifica dall’eternit (una delle tante perfezionate negli ultimi anni). Nel capannone il capofamiglia teneva parcheggiati fino a poco tempo fa trattori e attrezzi agricoli, mentre da qualche anno era utilizzato come ripostiglio per il furgone del figlio. Fortunatamente, il fatto che metà dell’edificio fosse provvisto anche di un soffitto, ha evitato crolli ulteriori, limitando i danni. I pannelli del tetto scoperchiato, simili a quelli utilizzati proprio per i capannoni industriali, sono poi stati raccolti a pochi metri dall’abitazione. Particolarmente attiva, nella gravità della situazione è stata Enel, che è subito intervenuta per ripristinare la luce e l’elettricità, riuscendo poi entro le 3 di notte a riparare anche tutti i cavi danneggiati.
Giovanni Gardani
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