Ornella Bijoux, griffe
mondiale in mostra
a Casalmaggiore
Nella foto, la designer Maria Vittoria Albani
CASALMAGGIORE – Il Museo del Bijou di Casalmaggiore, in collaborazione con la storica e critica del gioiello Bianca Cappello, ha scelto un’occasione particolare e importante per dare il giusto riconoscimento alla lunga attività artigianale di Ornella Bijoux, aprendo, con una mostra a lei dedicata dal 21 marzo al 17 maggio, una serie di esposizioni monografiche che vedono come protagonisti le eccellenze del bijou italiano. Nata nel 1944 grazie a Piera Albani e alla figlia Maria Vittoria (all’epoca quattordicenne), insignita negli anni del titolo di “Bottega Storica di Milano”, Ornella Bijoux è oggi una tra le griffe di costume jewellery made in Italy più ricercate ed esclusive del panorama mondiale. La sua collezione infinita di pezzi d’autore ha attraversato decenni di mode e generazioni, segnando un percorso inimitabile di fascino e femminilità senza tempo. Per la mostra al Museo del Bijou di Castelmaggiore, Bianca Cappello ha scellto 200 storici bijoux della collezione privata di Ornella Bijoux, frammenti d’arte favolosi che raccontano oltre sessant’anni di arte, moda, e creatività nella lettura originale, elegante ed espressiva della sua geniale designer Maria Vittoria Albani, oggi ottantacinquenne ancora ricca di verve e più che mai sulla breccia. I suoi gioielli raccontano momenti storici indimenticabili, dai primi export degli anni ’50 in Inghilterra e Stati Uniti dove “brillano” nelle splendide lussuosissime vetrine dei vari “Neiman Marcus”, “Lord and Taylor”, “Bonwit & Teller” e “Marshall and Field”.
Indimenticabili poi le produzioni caratterizzate dalla ceramica dipinta a mano (dorata o galvanizzata) o i meravigliosi collier a fili di perle… Sono gli anni ’60, caratterizzati dall’apertura dell’esclusiva boutique di via Montanapoleone, dai sodalizi prestigiosi con le Maison Biki, Celine, Borbonese e dai primi sguardi al nuovo mercato giapponese. Negli anni ’70 i bijoux vantano altre estroverse ispirazioni e lavorazioni, che spaziano dall’arte astratta al gusto etnico. Fino all’ultimo ventennio in cui le espressioni “Liberty” aprono scenari di natura incontaminata: metalli dorati, smalti, paste di vetro, perle “disegnano” scarabei o farfalle in un paradisiaco “giardino” di spille e anelli… Nel frattempo Maria Vittoria Albani crea collezioni per altre importanti griffe. Il Terzo Millennio apre a nuove tendenze e sperimentazioni e alle rivisitazioni speciali: in un contesto più unico che raro, l’atelier-laboratorio di via Monte Cervino, 4 a Milano, si apre un mondo magico di quarantamila preziosi modelli, continua fonte di ispirazione per Maria Vittoria Albani. Una sorta di casa-museo sempre aperta a tutti gli appassionati su appuntamento. Questa importante esposizione, promossa dal Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cr) in collaborazione con Bianca Cappello vuole essere la prima di una serie di monografie dedicate ai grandi protagonisti della bigiotteria Made in Italy, un affascinante capitolo della costume jewellery ancora tutto da scoprire.
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