“Gli altri siamo noi.
E’ importante aiutare
chi ci è vicino”
Nella foto, il presidente Stassano e le autorità sul palco in teatro comunale
CASALMAGGIORE – Si è aperta in teatro comunale a Casalmaggiore la settimana di iniziative del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po, in occasione di un duplice compleanno: i 110 anni dell’associazione internazionale e i 20 del club. Primo appuntamento il convegno “Gli altri siamo noi”, inaugurato dal presidente Carlo Stassano. “Siamo qui per far conoscere le realtà che si muovono nel nostro territorio – così il professore -. Il 23 febbraio il Rotary ha compiuto 110 anni di vita. Era il 1905 quando, con l’ideale ‘pace e amore per il prossimo nel mondo’, l’avvocato americano Paul Harris fondò il Rotary”. Stassano, dopo aver ripercorso la storia dell’organizzazione, si è soffermato sui valori rotariani che negli ultimi anni, oltre alle iniziative indirizzate all’estero, hanno permesso importanti azioni anche in ambito più locale: “E’ inutile amare in astratto le persone lontane, è importante aiutare chi ci è vicino, come diceva Madre Teresa”.
Presente il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, che ha sottolineato la presenza rotariana in città: “Qui abbiamo due club Rotary e una via dedicata a Paul Harris. Un sentito grazie a chi offre disponibilità di servizio per il territorio. Siamo fortunati – ha proseguito il sindaco – ad avere un patrimonio così di persone che hanno lasciato i loro patrimoni per chi ne ha bisogno”. “Come comune – ha precisato Bongiovanni – abbiamo deciso di non arretrare sul sociale, ma quello che facciamo non basta. Ci viene in soccorso la società civile che qui è ben rappresentata. Da sindaco ringrazio chi aiuta i meno fortunati. Le porte per voi sono sempre aperte anche se sono tempi duri”.
Giuseppe Torchio, assistente del governatore Fabio Zanetti, ha poi augurato “Lunga vita al club e alle associazioni presenti”. Nedo Domenico Brunelli, rotariano, sociologo, psicologo, psicoterapeuta, ha salutato il presente Paolo Nolli, presidente della commissione distrettuale Diversity. “Chi di noi non ha avuto esperienza di assistenza in famiglia o fuori a persone in difficoltà? Anche noi siamo gli altri”. Il convegno è poi proseguito con un’analisi dei tanti problemi che la famiglia, e quindi la società, deve affrontare. “L’ente pubblico focalizza il problema e valuta il costo, va in senso burocratico. Io sono stato direttore Asl e mi arrabbiavo per certi sprechi. Meno male che c’è il volontariato”: così Brunelli. “Casalmaggiore si presenta con capacità di fare rete, quindi di essere comunità educante, per soddisfare i bisogni”. Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio: lo ha detto il papa ed è anche il motto rotariano.
E’ poi intervenuto Luigi Croce: “Questo territorio è un vero ambito di servizio formale e informale, che aiuta i più fragili a ritrovare la loro dignità e una vita di qualità. E’ migliore una comunità dove ci sono persone con disabilità o dove non ci sono? Ci sono società che pensano prima ad evitarlo, ma una comunità che riconosce dignità a queste persone è certamente una società più ricca rispetto alle altre.
La qualità della vita è l’obiettivo finale, più che guarire. E’ possibile misurarla per soggetti con disabilità intellettiva ed evolutiva? Se migliora, migliora la qualità della vita di tutti. Dovremmo andare a cercare queste persone”.
Franco Vacchelli, presidente della Fondazione Busi di Casalmaggiore, ha aggiunto: “Quando sono arrivato a Casalmaggiore nel 1978 pensavo che il Busi fosse come il Soldi di Cremona, finché Bongiovanni mi ha chiesto di fare il presidente. Oggi so cos’è il Busi che è una splendida realtà, sconosciuta anche a tanti casalaschi, nata dalla generosità di un grande casalasco che lasciò i suoi averi”. Oltre ai servizi della Rsa, Vacchelli ha illustrato l’attività “della comunità dei Gira Soli che ospita disabili. Sono persone meravigliose, senza malizia e non inquinate. E’ stata per me una sorpresa meravigliosa”. C’è anche spazio per una polemica: “Diamo tanti comodati d’uso gratuito, e ognuno è un servizio in meno che possiamo dare. Anche in Santa Chiara ne abbiamo uno col Comune: il sindaco se ne è andato per tempo…”, ha ironizzato Vacchelli. “La situazione debitoria del Busi è stata ereditata da questo Cda. Magari nascesse un altro Conte Busi. Le rette sono state mantenute a livelli medio-bassi. Mi rivolgo a Rotary e Lions per intraprendere generose iniziative affinché non dimentichino questo importante patrimonio casalasco”.
Vanni Raineri
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