La neve spinge
in serra le nutrie: danni
ai raccolti a Valle
Nella foto le serre devastate e le orme delle nutrie verso le colture
VALLE (CASALMAGGIORE) – Non solo il danno legato al maltempo e alla neve che, scendendo in grandissima quantità, ha abbattuto alcune delle serre delle aziende agricole del Casalasco. Gli effetti di Big Snow, nelle campagne del comprensorio Oglio Po, si fanno sentire anche per via indiretta. Ne sa qualcosa Valter Cavalli, tra i più noti e apprezzati produttori biologici in zona e proprietario dell’omonima azienda agricola nella frazione di Valle, ultima propaggine del comune di Casalmaggiore, al confine con il territorio viadanese. “Le serre che sono cadute” spiega Cavalli “sono quelle dove il telo non arrivava fino a terra, dato che non tutte le strutture sono pensate allo stesso modo. In tutto ho perso 5-6 serre ma, oltre al danno alle stesse, dobbiamo anche considerare il raccolto andato perso”. Si parla di circa 30mila euro complessivi, solo per l’azienda Cavalli, che a marzo aspettava le prime piantine da far crescere e dovrà ora rinviare quasi certamente la semina.
Ma il danno, come detto, è anche indiretto: tra lunedì e martedì, infatti, hanno fatto capolino le nutrie. I roditori, sorpresi dalla nevicata e alla caccia di “verde” con il quale cibarsi, non hanno trovato di meglio da fare che attraversare il fossato che divide l’azienda dai campi, divorando poi i germogli coltivati in serra. Un disastro che, nel caso specifico dell’azienda Cavalli, ha rovinato completamente una delle serre delle fragole, tanto che il raccolto va considerato ormai distrutto, e stavolta non per colpa della neve, non direttamente almeno. A nulla sono valse le trappole piazzate dallo stesso agricoltore lungo il fossato: le impronte dei roditori sono ben visibili nel percorso verso le serre, così come ovviamente il danno causato. Che va ad aggiungersi, come caso certo non isolato ma senza dubbio esemplificativo, a quello stimato nell’ordine di centinaia di migliaia di euro da Coldiretti per il territorio a cavallo tra l’Oglio e il Po.
Giovanni Gardani
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