Tangentopoli,
fallimenti e crollo:
il caso-PalaFarina
Nella foto, l’interno del PalaFarina
VIADANA – Il crollo di parte del soffitto del PalaFarina porta alla mente un’analoga vicenda accaduta nel 1985, anno di un’altra maxi nevicata, al commerciante viadanese Aurelio Soncini la cui concessionaria di auto (nel comune di Pomponesco) venne sepolta dalla neve che distrusse una cinquantina di automobili per il cedimento della volta superiore. Nel caso del Palazzetto dello Sport di Viadana sicuramente una polizza assicurativa potrà coprire i danni maggiori, sempre che non vengano alla luce delle precedenti responsabilità.
Frattanto si attende riscontro alla lettera che il candidato sindaco per il Pd Nicola Federici ha scritto al commissario prefettizio Isabella Alberti chiedendo un intervento urgente per restituire ai viadanesi una struttura che serviva a numerose società sportive oltre che alla Pomì Casalmaggiore. Rammarico e dispiacere è stato espresso anche dall’ex sindaco Giorgio Penazzi pensando proprio ai suoi concittadini che hanno improvvisamente perso una struttura importante per tante attività ginniche e sportive in genere. La realizzazione del PalaFarina conobbe un percorso tribolato con ben due aziende fallite, una addirittura coinvolta nello scandalo di Tangentopoli. Da qui, i ritardi, la sospensione dei lavori e il completamento postumo dell’opera inaugurata nel 1996 sotto l’amministrazione del sindaco Sergio Parazzi.
Rosario Pisani
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