Pomì, chiudila subito
Busto è specialista
quando gioca il tie break

VIADANA – Avanti Pomì, Rimini ti aspetta: per conquistare la final four di Coppa Italia e completare così il proprio puzzle di atti finali della competizioni, dopo essersi già giocata il trofeo, tra il 2010 e il 2013, in B2, B1 e A2, Casalmaggiore deve ribaltare il 2-3 a favore di Busto incassato al Pala Yamamay.
Missione alla portata ma certo non scontata, che andrà concretizzata nella serata di mercoledì al PalaFarina di Viadana a partire dalle ore 20.30. E’ il primo vero match senza ritorno per la Pomì, che non aveva ancora perso nessun match al tie break prima di Busto Arsizio e dovrà fare attenzione a una squadra, quella bustocca, abituata alle imprese. Tra queste, rientrerebbe di diritto anche l’eventuale capacità di reggere l’urto di Casalmaggiore in casa. Non solo: Busto è anche specialista in quinti set. Per ben sei volte in campionato ha giocato il tie break, vincendo in ben 5 occasioni e perdendo solo a Montichiari. Tenendo conto anche della gara di andata dei quarti di Coppa, fanno sei successi su sette, una percentuale dell’85%, davvero netta. Alla Pomì, insomma, conviene cercare di chiudere la pratica almeno entro il quarto set.
Va detto che anche la Pomì ha un dolce ricordo legato al tie break: nel 2010, in serie B1, Casalmaggiore vinse 3-2 in Baslenga (all’epoca le gare interne si giocavano lì) e poi venne sconfitta 3-2 a Trento dal Trentino Volley, una corazzata per la categoria tanto che tutti videro in quel quarto una sorta di finale anticipata. In quel caso si giocò il golden set ai 15 punti, previsto dal regolamento anche in questa edizione, e la Pomì trionfò con un pareggio 3-3 insolito e mai così dolce.
Non è capitato spesso, comunque, almeno negli ultimi dieci anni, che in Coppa Italia il match d’andata dei quarti sia finito al tie break. Nei tre casi in cui però questo risultato è stato registrato, due volte su tre ha passato il turno chi aveva vinto l’andata, particolare che suggerisce alle rosa di toccare ferro. Nel 2013 Conegliano sconfisse Busto 3-2 per poi perdere 3-1 in trasferta. Nel 2011 sempre Busto, evidentemente specialista nel quinto set, superò Urbino 3-2 in casa e poi ribadì la supremazia con un 3-0 fuori casa. Andando a ritroso, nel 2010 Pesaro vinse 3-2 in trasferta a Perugia e poi venne sconfitta con identico risultato in casa, passando però per quoziente punti nei set. Un caso, quest’ultimo, che comunque vada a Viadana mercoledì sera non potrà ripetersi: in caso di 3-2 Pomì infatti, si giocherà un golden set decisivo ai 15 punti, proprio come nel 2010 a Trento (giusto per evocare dolci ricordi).
E dato l’equilibrio in campo e la forza di Busto in trasferta (ha vinto a Conegliano, Bergamo e Novara, sempre al tie break, e come sennò?) non è detto che la qualificazione per la final four del 28 febbraio e 1° marzo non passi proprio da lì. Rimini aspetta, il passaggio del turno no, per una final four dove appare scontata la presenza di Novara (3-0 in trasferta a Montichiari), mentre è più probabile dopo l’andata la qualificazione di Bergamo (3-1 in casa con Conegliano) e Piacenza (stesso risultato con Modena).
Giovanni Gardani
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