Cronaca

Anche Cremona
piange il 61enne
Giulio Predaroli

Nella foto, Giulio Predaroli e i soccorsi in via Romani

CASALMAGGIORE – Si svolgeranno mercoledì pomeriggio i funerali di Giulio Predaroli il 61enne trovato morto dagli amici che da due giorni non avevano più sue notizie. Dopo aver forzato la porta dell’abitazione in via Romani, dove l’uomo viveva da solo, alcuni conoscenti lunedì sera lo hanno trovato seduto in poltrona davanti alla tv senza vita, probabilmente stroncato da un infarto. Grande lo sconforto e l’angoscia da parte di tutta la via dove l’uomo, che era referente per l’Ascom di Cremona, si era fatto apprezzare per il senso di amicizia e cordialità. La bara proveniente dalle camere mortuarie dell’Oglio Po alle 14,30 verrà trasferita nella chiesa di San Francesco per il rito funebre. Poi prenderà la direzione di Cremona, dove abita la figlia Giulia e la moglie Roberta, per la sepoltura nel locale cimitero.

Proprio a Cremona, dove Predaroli era stato titolare dell’esercizio ‘Il Piccolo Parigi’, il presidente di Confcommercio Fausto Casarin ha espresso cordoglio per la scomparsa del 61enne. “Giulio Predaroli se n’è andato con una discrezione che, senza rasentare minimamente lo snobismo, costituiva una sua cifra comportamentale – così Casarin -. La sua scomparsa, anche per questo, oltre che inaspettata, appare ancora più dolorosa a coloro che l’hanno stimato e che gli hanno voluto bene. Non era difficile creare una amicizia forte con Giulio. In Confcommercio in tanti lo conoscevamo. Ormai da anni. Prima per aver gestito “Il piccolo Parigi”, poi per essere diventato il nostro referente per Casalmaggiore e tutto il casalasco. In tutte le stagioni della sua vita, insomma, è stato “uno di noi” legato all’impresa, all’associazione, al settore del terziario. Il suo ricordo, al di là del dramma, resta disegnato nella sua capacità di relazionarsi con gli altri, nel suo spirito che lo portava, anche nelle difficoltà, a non perdere mai la fiducia, nel suo amare la “vita”. La sua troppo breve esistenza si porta dietro grandezze e cadute, insomma l’eroismo nell’affrontare il quotidiano. Un percorso che trova un filo rosso nel profondo affetto che lo legava a chi ha avuto il piacere e la fortuna di incontrarlo. Gli anni, vissuti così intensamente, ne avevano amplificato la sensibilità, la capacità di ascoltare, di mettersi al servizio degli altri. Doti che aveva saputo unire ad una intelligenza non comune. Anche come collaboratore della Confcommercio lavorava con passione autentica per valorizzare Casalmaggiore e le sue imprese. Sentiva, insomma, il peso della responsabilità, il dovere di spendere ogni energia per contribuire alla crescita della “sua” città (anche se d’adozione). Proprio per questo era ben riconosciuto non solo dai commercianti ma anche dai rappresentanti delle Istituzioni, così come dalle realtà locali. Sapeva essere concreto quando serviva, poeta e sognatore in una visione (ideale) della vita e di quello che avrebbe voluto realizzare. Per queste ragioni ha saputo rendere straordinaria esperienza di uomo. E per gli stessi motivi ci è caro, da oggi, il suo ricordo”.

Rosario Pisani

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