Cronaca

Crepe sempre più
grandi: preoccupano
sovrappassi ferroviari

Nella foto la situazione del sovrappasso di via Porzio con una delle grandi crepe

CASALMAGGIORE – Di buono c’è che i muri interni della stazione ferroviaria di Casalmaggiore sono tornati candidi, ripassati da una bella mano di vernice bianca che ha cancellato praticamente tutti i graffiti e le scritte volgari, che sicuramente non rappresentavano un gran biglietto da visita per chi parte o arriva, su rotaia, nel comune casalese. Certo, i problemi sono altri, leggasi ritardi cronici e coincidenze spesso e volentieri mancate, oltre all’assenza di personale, dunque alla scarsa sicurezza senza alcun presidio (l’ultimo, costituito dal bar, è stato chiuso un anno e mezzo fa). Tuttavia, lontano dal nucleo della stazione, altre crepe (termine usato in modo letterale) rischiano di aprirsi, anzi si sono già aperte in realtà: con esse anche i dubbi sulla qualità del servizio in vista di Expo.

Oltre al ponte ferroviario che collega la sponda cremonese del Po a quella parmense, struttura ben visibile e solida, una sorta di monumento architettonico che rientra di diritto nella skyline, non possiamo infatti dimenticare i due sovrappassi di via Cairoli e via Porzio, realizzati in pietra vista. E proprio la pietra lascia intravedere enormi crepe che, ormai da tempo, si sono aperte in particolare sui basamenti: per carità, la struttura, di per sé, non sembra poter dare problemi nell’immediato, ma il fatto è che tali crepe, che hanno trovato “libero sfogo” in particolare con il sisma del maggio 2012, sono diventate sempre più grandi e preoccupanti, per quanto circoscritte alla parte bassa dei due sovrappassi.

Certo, uno squarcio sulla volta del ponte avrebbe creato maggiore preoccupazione, eppure va ricordato che tutto parte dalle fondamenta, dunque anche i problemi che potrebbero moltiplicarsi se nessun intervento venisse apportato. Le prime segnalazioni sono, appunto, di un paio di anni fa ma a quanto pare nulla è stato fatto da allora: le strutture sono peraltro abbastanza vetuste e le piante rampicanti che iniziano a crescere sulle pietre rosse da un lato sembrano dare l’idea dell’incuria, dall’altro quasi stimolano la fantasia, come se fossero proprio le piante a tenere insieme quei mattoni. Esagerazioni volute e crepe nascoste, meno visibili rispetto ai tanti problemi legati alla tratta ferroviaria e alla stazione di Casalmaggiore, eppure da non sottovalutare per non trovarsi poi con brutte sorprese…

Giovanni Gardani

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