Maxi operazione:
163 arresti illustri legati
al clan dei Grande Aracri
VIADANA/BRESCELLO – E’ scacco al re. In queste ore è in corso una maxi operazione condotta dai carabinieri della procura antimafia di Bologna, che sta portando a ben 163 arresti complessivi nella zona al confine tra Emilia Romagna e Lombardia. Il clan colpito è molto noto nella zona comprensoriale Oglio Po, ovvero quello che ruota attorno alla famiglia Grande Aracri, originaria di Cutro (Crotone).
Come noto, l’infiltrazione della famiglia Grande Aracri e di affiliati alla cosca è certificata soprattutto nel comune di Brescello, a pochi chilometri da Viadana, anche se nei mesi scorsi non è mai stata esclusa una ramificazione anche in territorio Casalasco-Viadanese, come del resto è stato spiegato anche a Brescia, sabato scorso, durante la presentazione dell’anno giudiziario. Senza dimenticare l’intervento della Dia, che nei giorni scorsi ha passato al setaccio tutti gli adempimenti legali legati alla Gronda Nord in fase di realizzazione presso la frazione viadanese di Cogozzo, proprio per evitare infiltrazioni mafiose. Non a caso gli arresti “emiliani” si estendono fino a Brescello e anche a Gualtieri, di fatto al confine con il nostro comprensorio.
Tra i reati contestati ai 163 arrestati associazione mafiosa, estorsione, usura, porto e detenzione di armi da fuoco illegali, riciclaggio di denaro ed emissione di fatture false. Reati che, peraltro, in qualche occasione escono dai confini nazionali, arrivando, come un’autentica piovra, a interessare anche i paesi europei confinanti con l’Italia. E’ circa di 100 milioni di euro il valore dei beni sequestrati, mentre a essere colpiti sono imprenditori edili, molti dei quali impegnati nella ricostruzione post sisma del 2012. Non mancano per anche i politici, come un’inchiesta del settimanale “L’Espresso”, ripresa dal nostro sito, aveva certificato: tra gli arrestati vi sarebbe anche un consigliere comunale di Reggio Emilia, ossia Giuseppe Pagliani di Forza Italia, arrestato ad Arceto.
Si attendono ulteriori novità perché l’operazione è ancora in corso, con il supporto di elicottero e con 117 custodie cautelari decise dal gip del Tribunale bolognese oltre ad altri 46 provvedimenti emessi tra Catanzaro e Brescia (da qui il numero complessivo di 163 arresti), per un intervento che riguarda più regioni, ma in particolare la zona tra Lombardia ed Emilia Romagna, dunque in pieno comprensorio Oglio Po. Quattre anche le persone bloccate nel Cremonese dalla Guardia di Finanza (questi provvedimenti rientrano nella seconda indagine, portata avanti da Catanzaro e Brescia, come detto). Dieci invece gli arresti realizzati tra Mantova e hinterland, sin quasi alle porte comprensoriali, come detto. Alle 10.45 di mercoledì Franco Roberti, procuratore nazionale Antimafia, e Roberto Alfonso, procuratore capo di Bologna, spiegheranno di più in una conferenza stampa.
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