Politica

In Consiglio due ordini
del giorno sulla
strage di Parigi

CASALMAGGIORE – Il consiglio comunale che si terrà a Casalmaggiore il prossimo 30 gennaio si arricchisce di due nuovi capitoli, dopo che il gruppo di minoranza guidato dai consiglieri Pierluigi Pasotto, Francesco Bini e Calogero Tascarella ha presentato un ordine del giorno e una mozione. Nel primo caso il riferimento è all’assalto terroristico che il 7 gennaio scorso ha terrorizzato Parigi, compiendo una strage presso la sede del giornale Charlie Hebdo: ricordando il gemellaggio in essere tra Casalmaggiore e il comune francese di Guilherand-Granges, il gruppo di minoranza chiede di inviare al sindaco della cittadina transalpina un segno di solidarietà e vicinanza, contenuto nel documento, che qui riportiamo integralmente.

“Il Consiglio comunale di Casalmaggiore, di fronte al martirio di tanti innocenti avvenuto a Parigi, si stringe idealmente con tutte le persone che nei vari paesi hanno sofferto e soffrono per colpa di queste barbarie e in particolare ai nostri cugini Francesi ed ai nostri amici di Guilherand-Granges. Voi cittadini Francesi scritto una pagina coraggiosa che rimarrà nella storia. Ci avete testimoniato fermezza, unità, orgoglio di essere liberi,  passione civile, fierezza di essere europei. Oggi al di là delle differenze ideali e culturali, la strage di Parigi ci costringe ad una maggiore sincerità con noi stessi e ci convince che è illusorio pensare che il tema del terrorismo non ci riguardi o che ci sia qualcun altro che lo affronti al posto nostro. La campana di Parigi è suonata anche per Noi! La posta in gioco è troppo alta per continuare come prima. “Noi Europa” che, per interessi soprattutto economici,  non sempre abbiamo dato “nobili prove” nei paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente, vogliamo oggi con forza gridare al mondo che ai nostri valori non rinunciamo e che nessuno può mettere in discussione i  nostri principi fondanti.  Le nostre radici sono il risultato della lotta del miglior Occidente attraverso i secoli per l’affermazione del valore supremo della persona umana, della democrazia, della libertà, dell’uguaglianza, del superamento di ogni discriminazione e sopraffazione fra i popoli. Tutte le religioni hanno diritto di espressione e dovere di rispetto reciproco. Queste sono conquiste di cui siamo orgogliosi e per cui è doveroso battersi. La violenza e l’omicidio non sono mai giustificabili su nessun piano e per nessuna ragione perché il diritto alla libertà in qualsiasi forma è il diritto fondamentale che viene  prima di tutti gli altri. Pertanto non potremo mai giustificare il terrorismo. L’Islam non è identificabile col terrorismo. Non commettiamo questo errore. Il terrorismo non è frutto di uno scontro di civiltà, ma ha come obiettivo lo scontro di civiltà. Esso  è innanzitutto  una guerra interna all’Islam, è la risposta sbagliata e drammatica di una minoranza alla modernità, ai problemi economici, morali, culturali che lo sviluppo e la globalizzazione pongono. Qualsiasi terrorismo lavora per il “peggio”, non vuole mai il dialogo. Spara alle persone libere, armate di una penna, vuole sgretolare la Società aperta contro la quale opera. Mira a dissolvere i legami e le convenzioni che tengono insieme gli esseri umani, a dispetto delle loro differenze e delle loro culture, mira ad abolire l’uguaglianza e la dignità umana, mira ad abolire il riconoscimento delle libertà di espressione e tenta di colpire al cuore le democrazie viste come nemiche. Anche L’Islam moderato deve alzare la voce e agire concretamente contro tali barbarie. Ma le parole non bastano, e il multiculturalismo rimarrà una vuota utopia se quei valori di libertà, uguaglianza e fratellanza, tanto predicati in questi giorni non si trasformeranno in azioni concrete. E’ prima di tutto compito nostro, di noi europei e casalesi, fare chiarezza su alcune parole lasciate nell’ambiguità: dialogo, accoglienza e “integrazione”. Noi, al contrario dei profeti di sventura, che hanno fatto della paura dell’altro e dell’immigrato la base della loro politica, non possiamo rispondere a chiusura con altre chiusure. Sappiamo che i nostri valori fondanti non sono dogmi immutabili ma il risultato di una storia, di una politica, di una cultura e un’azione incessante di condivisione e di scambio con altre culture e altre religioni perpetrata nei secoli. Una storia in movimento alla quale tutti hanno il diritto e dovere di partecipare. Solo così allora la nostra storia di accoglienza e incontro, nel ricordo dei 25 anni dell’apertura della Casa dell’accoglienza e dell’opera di Don Paolo Antonini, può continuare a rendere la nostra comunità migliore”.

In merito, anche i capogruppo di maggioranza Pierfrancesco Ruberti e Giuseppe Cozzini, pochi giorni dopo, hanno presentato un ordine del giorno avente per oggetto “Sostengo e vicinanza ai cittadini francesi, in particolare alla popolazione ‘gemella’ di Guilherand – Granges, in seguito ai vili attentati terroristici parigini”.

Il secondo documento firmato invece da Pasotto, Bini e Tascarella è una mozione dal respiro decisamente più locale. Per la verità si tratta di una sorta di bis e riguarda ancora la manutenzione e la pulizia di fossi, oltre al taglio di rami e siepi sporgenti su strade comunali. “Premesso che la risposta da parte del Sindaco Bongiovanni all’interpellanza da noi presentata in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale: “di attendere il disgelo e la primavera per le verifiche del caso e che le situazioni irregolari erano soltanto 13 (preveggenza?)” è considerata non soddisfacente” si legge “e considerato che è stato da noi consegnato un ricco dossier fotografico dapprima direttamente in consiglio comunale e successivamente con atto protocollato attestante situazioni di rispetto e di non rispetto in vari aspetti citati nell’ordinanza in oggetto e nei regolamenti correlati; tenuto conto che le ordinanze e i regolamenti, in esse richiamati, per un principio di legalità, soprattutto in presenza di situazioni circostanziate, devono essere fatti rispettare, propone al consiglio comunale di impegnare il Sindaco affinché venga posta in essere la piena ed immediata applicazione dell’ordinanza in oggetto e dei regolamenti in essa richiamati in ogni sua forma”.

Non è tutto: anche il consigliere con delega al Parco Golena, Orlando Ferroni, ha presentato una mozione avente ad oggetto “Proposte al Consiglio Comunale di impegnare il Sindaco e la Giunta Comunale affinché il Regolamento di Polizia Urbana venga integrato con un allegato contenente i dieci comandamenti”.

Tra gli altri punti all’ordine del giorno del consiglio comunale del 30, vanno ricordati anche i due documenti presentati dal Listone (sulla questione pendolari e sulla crisi del lavoro), oltre alla discussione relativa all’atto di indirizzo per il completamento del riassetto del servizio idrico integrato della Provincia di Cremona e la definizione transattiva dei ricorsi al Tar di Brescia di Veryflon e Release Spa, che sono stati ritirati, come già scritto, e dunque porteranno il consiglio a revocare la delibera consiliare in questione.

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