“Il crocifisso?
Bongiovanni si è
sconfessato da solo”
Nella foto due particolari del crocifisso
CASALMAGGIORE – “Il crocifisso in sala consigliare? Il sindaco Bongiovanni si è sconfessato da solo. Aveva detto che se ne sarebbe parlato in consiglio comunale e invece…”. Il capogruppo della minoranza di centrosinistra del comune di Casalmaggiore, Pierluigi Pasotto, commenta l’affissione in sala adunanze del maxi crocifisso donato da un cittadino casalese, oggetto che tanto ha fatto discutere nei mesi scorsi e che continua a suscitare polemiche. “Non è la prima volta che il sindaco dice una cosa e poi ne fa un’altra. Consideriamo questo gesto una provocazione – prosegue Pasotto – e allora rispondiamo con lo stesso tono provocatorio. Così si trasforma la sala consigliare in una casa abbaziale. E’ dalla revisione del concordato dei Patti Lateranensi, anno 1984, che in Italia non esiste più una religione di Stato. In questo modo la giunta Bongiovanni e i suoi cattolicissimi componenti creano un precedente che autorizzerà ogni maggioranza futura a mettere i simboli che crede nel luogo del dibattito pubblico. Non ricordo altri casi come questo in Italia. Se il sindaco vuole che Casalmaggiore torni sulle pagine dei giornali nazionali, noi lo aiuteremo a farlo”.
“L’amministrazione comunale – così Pasotto – dovrebbe occuparsi di cose ben più laiche. Noi non avevamo nulla contro il crocifisso che già c’era, ma cambiario con uno di 1,9 metri per 70 centimetri ci sembra un atto di prepotenza. Auspichiamo allora che venga messo in sala consigliare anche un inginocchiatoio e un confessionale, con un parroco disponibile nel caso in cui qualcuno avesse qualche peccato da emendare”.
Simone Arrighi
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