Navarolo, via Fossola
torna a nuovo “grazie
alla collaborazione tra enti”
Nella foto un momento della conferenza stampa
CASALMAGGIORE/SAN MATTEO DELLE CHIAVICHE – Un nuovo progetto che, al di là del suo costo e della sua importanza, relativamente contenuti, rappresenta un passo avanti significativo per quanto concerne l’accordo tra diversi enti, non sempre facile da realizzare. “In tempo di crisi” ha evidenziato il presidente del Consorzio di Bonifica del Navarolo Guglielmo Belletti, affiancato dai suoi vice Luigi Ardenghi e Piercarlo Barilli “è importante unire le forze: se riusciamo a farlo, cercando di collaborare, allora possiamo fare strada. E questo accordo è un esempio”.
In via Roma a Casalmaggiore venerdì poco prima di mezzogiorno sono stati dunque illustrati i dettagli dei lavori che, a partire da lunedì, rafforzeranno la parete arginale del Canale Fossola e la parte di strada di via Fossola interessata: un progetto nato dal protocollo d’intesa di Navarolo (capofila), Provincia di Mantova e Comune di Viadana, per una spesa totale, divisa tra gli enti, di 65mila euro. Il rifacimento della sponda arginale, che sarà allargata, prevede il ripristino della strada che da San Matteo porta a Dosolo e Cizzolo e che ha ceduto in punti diversi, creando non pochi problemi alla viabilità nei mesi scorsi, considerando anche i mezzi pesanti che tale via è costretta a sopportare.
Come Marco Ferraresi, nuovo direttore del Consorzio affiancato da Giampietro Lazzari, direttore amministrativo, ha illustrato, verranno utilizzati metodi naturalistici, tanto che l’impatto ambientale sarà azzerato: questo perché per due tratti da 150 metri l’uno la superficie sarà ricoperta da uno strato di ghiaia, la soluzione staticamente migliore, una biostuoia e poi da filari di salici, piante autoctone e piccoli cespugli, che dovranno consolidare il terreno. Così anche la riva sarà allargate e dovrebbe divenire più solida. I lavori, che saranno realizzati dalla ditta Capiluppi di Borgovirgilio, dureranno trenta giorni effettivi anche se la previsione, tenendo anche conto del maltempo, è di tre mesi circa. “Dopo di che” è stato anticipato “il comune di Viadana potrà posizionare il nuovo guard rail, necessario anche per una maggiore sicurezza, essendo ravvicinata la distanza tra argine e strada”. Durante i lavori, peraltro, sarà installato un semaforo che regolerà il traffico in senso unico alternato: una sorta di completamente dopo il termine dei lavori a via Terzone, strada “gemella” di via Fossola.
Sin qui il singolo progetto, ma la riunione di questa mattina è servita anche a fare il punto sull’attività del Navarolo, che, grazie anche al tramite di Adriano Saccani, ex assessore del comune di Viadana e consigliere dell’ente consortile presente alla conferenza, ha già in cantiere un progetto di sistemazione di via Ottoponti (altro punto critico delle frazioni viadanesi), per il quale manca solo l’ok del comune. Ma il Consorzio nel mentre ha organizzato nel novembre scorso una riunione con i sindaci dei 25 comuni consorziati (13 cremonesi e 12 mantovani) per prendere atto delle criticità. Tra le preoccupazioni emerse particolarmente “gettonate” sono state quella relativa alla nuova disciplina della gestione dell’acqua, per la quale Navarolo s’è offerto di fare da consulente e il problema delle nutrie, che però dipende al momento da leggi europee e regionali e dunque rimane sempre un grande punto di domanda, nonostante tutta la buona volontà del caso.
Infine lo stesso Consorzio ha lanciato una sorta di allarme, rivolto più che altro ai piani alti: le strutture e gli impianti di bonifica e irrigazione andrebbero ammodernati, sono vecchi di 80 anni, ma l’intervento, in questo caso, dev’essere ministeriale. Lo stesso dicasi per la pulizia dei grandi canali, come il Navarolo e il Fossolo, di proprietà demaniale e che per questo vengono sistemati del tutto ogni 40-50 anni su ordine sempre ministeriale. Il bonus incassato dai 30mila associati infatti serve quasi esclusivamente per l’ordinaria amministrazione, “anche per la scelta” ha sottolineato Belletti “di non rialzare le tariffe per i nostri soci”.
Giovanni Gardani
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