Cronaca

“Lia ha speso la sua
vita per la famiglia
e per gli altri”

Nella foto, volontari della Cri portano la bara in Duomo

CASALMAGGIORE – Una sottile e insistente pioggia ha fatto da cornice ai funerali di Lia Sassi moglie di Primo Ferrari spentasi improvvisamente pochi giorni fa all’Ospedale Oglio Po di Vicomoscano. Un dettaglio atmosferico che ha portato un senso ancor maggior di tristezza e malinconia all’evento. Il corteo è partito dall’abitazione di via Adua attorno alle ore 10,30 di giovedì seguendo il carro funebre sino a raggiungere il Duomo, dopo un breve tragitto a piedi. Nella chiesa gremita da moltissima gente, la bara spiccava per la profusione di fiori coloratissimi, gigli e tulipani  di cui era completamente ricoperta. Uno dei cesti recava il nastro di partecipazione della Sterilgarda, l’azienda di Castiglione delle Stiviere che insieme alla Padania Alimenti di Casalmaggiore vede la famiglia Ferrari impegnata in consistenti quote azionarie. Nel primo banco oltre al marito Primo Ferrari anche il giovane figlio Giampaolo affiancati da un infermiere professionale per le precarie condizioni fisiche di entrambi. Poi la sorella Edda e tutti gli altri componenti le famiglie Roncai, Bonisoli e tanti altri, tra cui diversi componenti del Rotary Casalmaggiore Viadana Sabbioneta la cui sezione femminile “Inner Wheel” Lia Sassi aveva contribuito a fondare. Così come importante era stato il suo apporto al locale comitato della Croce Rossa di Casalmaggiore una cui consistente delegazione, coordinata da Rino Berardi, ha presenziato alla cerimonia con gonfalone e bandiere.

Presente anche Luigi Borghesi primario di Rianimazione dell’Oglio Po. ”Siamo qui per portare l’estremo saluto a Lia che ha speso la sua vita per la famiglia e per gli altri sostenendo mirabilmente  associazioni di volontariato. Prima di tutto vogliamo essere vicini al marito e al figlio che sappiamo molto provati e a cui esprimiamo la nostra sincera partecipazione al loro dolore”: ha espresso don Cesare Nisoli prima e durante l’omelia. Poi si è affidato al messaggio del Vangelo per rispondere agli interrogativi che la morte porta sempre con sé. “La morte contiene sempre la minaccia del non senso della nostra vita, ma è la parola di Dio che deve guidarci e nessuno di noi vive solo per se stesso, come scriveva San Paolo. Cercare di capire questa affermazione per comprendere che vive bene chi vive riconoscendo la propria condizione e il disegno che Dio ha tracciato per ciascuno di noi”. Al termine del rito funebre la bara è stata accompagnata a Colorno per la sepoltura nel locale cimitero.

Rosario Pisani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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