Cronaca

Trova il portafoglio
e lo restituisce: casalese
onesto “seriale”

Nella foto la sede della polizia locale di Casalmaggiore

CASALMAGGIORE – Trova un portafoglio davanti ad un cancello, in zona via Trieste, e non si fa tentare nemmeno per un secondo: lo raccoglie, non lo apre nemmeno e lo porta al comando della polizia locale. Destino vuole che proprio dagli uffici di via Saffi a Casalmaggiore sia passata poche ore prima una donna, denunciando di avere perso il portafoglio all’uscita da un negozio di alimentari situato a pochi metri dal ritrovamento.

Un episodio di onestà capitato domenica che rinfranca e che lo stesso protagonista del bel gesto accetta di raccontare, dietro la garanzia dell’anonimato. “Non mi piace apparire per queste cose” racconta il casalese “perché le ritengo normali. Io ragiono così: se capitasse a me, mi piacerebbe che altri facessero la stessa cosa. Peraltro non è la prima volta che mi capita qualcosa del genere”. Un onesto “seriale”, dunque. “E’ accaduto una volta alla fermata del pullman, quando trovai addirittura una borsa, oppure anche all’estero, durante un viaggio, nonostante i problemi di lingua. Mi sarà capitato almeno cinque volte e mi sono sempre comportato allo stesso modo, senza nessun ripensamento. Stavolta avevo un po’ fretta e ho guardato soltanto i documenti, per capire se conoscevo la persona che aveva perso l’oggetto. In tal caso l’avrei riportato subito. Quanti soldi c’erano? Non lo so, non ho nemmeno guardato: ho solo pensato a restituirlo”.

In tal senso, un appello a suo modo originale, il casalese intende lanciarlo. “Purtroppo per queste pratiche si perde molto tempo: al comando dei carabinieri mi è capitato di dover compilare diversi incartamenti, quando, ripeto, mi sembrava di formalizzare un semplice gesto normale. Non è colpa delle forze dell’ordine, sia chiaro, ma la burocrazia è un po’ assurda in questo senso. Peraltro la signora proprietaria del portafoglio poteva bloccare la carta di credito e sarebbe stato un problema, invece non l’ha fatto quindi s’è risolto tutto. Al comando di via Saffi è filato via tutto molto rapidamente e la casualità ha voluto che la stessa proprietaria fosse passata di lì pochi minuti prima”.

Giovanni Gardani

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