Pasetti: “Torchio
non creda di
abbindolarci tutti”
Nella foto, da sinistra: Cedrik Pasetti e Giuseppe Torchio
SAN MARTINO DALL’ARGINE – Non si lascia attendere la replica dell’avvocato nonché consigliere provinciale mantovano della Lega Nord Cedrik Pasetti nei confronti delle affermazioni con cui Giuseppe Torchio aveva duramente attaccato il Carroccio virgiliano e la professionalità del suo esponente di San Martino dall’Argine, nell’ambito di un’ampia analisi in cui il sindaco di Bozzolo denunciava come il territorio casalasco-viadanese fosse da considerarsi alla stregua del “Sud del Sud della Lombardia”. “Ammetto di aver dovuto rileggere almeno due volte l’ammucchiata di parole deliranti per trovare il senso di quanto stava cercando di affermare Torchio”: attacca Pasetti. “Mi prendo, pertanto, la briga di mettere ordine nei concetti di chi volutamente mescola pere e mele per far sembrare il proprio cestino più consistente”. “Inizio dalle accuse mosse al professionista e non al politico – così l’avvocato -: di certo c’è poco di onorevole in chi pensa di delegittimare il professionista per abbattere il politico, ma tant’è, oggi l’appellativo viene riservato a chi ha rivestito incarichi parlamentari, non certo in virtù della caratura personale. Nell’ordine: l’avvocato Cedrik Pasetti nella municipalizzata a cui fa riferimento Torchio riveste un ruolo professionale, non politico. Ora, per chi ha fatto della politica la propria professione può esser difficile capire la differenza fra le due, ma non spetta al professionista fare scelte politiche. Sarebbe come dire che è colpa degli operatori ecologici o delle giunte precedenti se non rimuovono eternit ed inerti dai campi, non dell’amministrazione che non ordina di farlo”.
“In merito, invece, al mio incarico al Comune di Bozzolo – prosegue Pasetti – ricordo ancora l’incontro che il neo eletto sindaco Torchio volle presso il mio studio e durante il quale mi chiese di proseguire a rappresentare il Comune di Bozzolo. Voglio continuare a credere che la sua richiesta di aiuto fosse rivolta a me in virtù del 89% di successo nelle cause da me difese per il Comune di Bozzolo e non nel tentativo di conquistare il mio favore su vicende che nulla hanno a che fare con il Comune stesso. In questo caso saremmo incorsi in un grave misunderstanding oltre che in un problema di etica professionale: infatti le azioni legali che sto seguendo sono rivolte alla sua persona, non al Comune per il quale ho prestato la mia opera. Carlo Magno incarnava il potere temporale e spirituale, non Giuseppe Torchio, il quale rimane un comune cittadino sottoposto alle leggi dello Stato”.
Veniamo ora alle questioni politiche. “Torchio riversa su di me – precisa Pasetti – i mali del mantovano e sugli esponenti di centrodestra i mali del sud Lombardia. Per non parlare della difesa della Provincia, pardon, del ‘coniglio che ruggisce’, che non più tardi di una settimana fa lui stesso attaccava frontalmente e che, probabilmente dopo essersi accorto dalle mie dichiarazioni esser parte dello stesso suo partito, ora difende”. “Se in questi ultimi quaranta anni fosse stato seduto sulla poltrona di casa – dichiara l’avvocato riferendosi a Torchio -, se non si fossero spesi fiumi di inchiostro, parole e denaro pubblico per la sua attività politica, se non avesse rivestito ruoli chiave nella politica locale, come presidente della Provincia di Cremona, e nazionale, come parlamentare alla Camera dei deputati, oggi si potrebbe permettere questo sproloquio unidirezionale e poco disinteressato. Ma lui era, al pari di molti degli esponenti del suo partito, nelle stanze dei bottoni: è pur vero che sta provando ad abituarci ai suoi scarica barile, ma non creda di poterci abbindolare tutti allo stesso modo. Solo un esempio: Torchio è lo stesso Torchio che da presidente della provincia di Cremona autorizzava il bitumificio nel Comune di Calvatone, alla periferia del suo amato cremonese, salvo poi revocarla dopo aver “pestato i piedi” agli stessi che nell’ultima tornata elettorale lo hanno sostenuto a Bozzolo? Torchio è lo stesso Torchio che ha sostenuto la realizzazione della MN-CR ma che durante la sua campagna elettorale da Sindaco prometteva agli agricoltori alzate di scudi contro il passaggio dell’autostrada sui loro terreni? Dei due, uno. E’ chiaro che l’animo apparentemente mite di Torchio oggi viene di continuo spronato dalle idiosincrasie dei suoi sostenitori, ma fingere vuoti di memoria e inscenare ogni volta la Rivolta Ikhwan con tanto di truppe cammellate, non rende merito all’onestà intellettuale che chiunque rivesta o abbia rivestito incarichi politici dovrebbe avere. Forse aveva ragione un mio maestro politico quando mi avvertiva, da neofita in politica, che: ‘Quando finisce la politica, iniziano gli sputi’ ”.
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