Cronaca

Giornata del Migrante
tra rispetto, carità
e nuova legislazione

Nella foto due momenti della cerimonia a Casalmaggiore

CASALMAGGIORE – Bellissima la Giornata del Migrante celebrata domenica pomeriggio in Duomo a Casalmaggiore. La ricorrenza aveva anche lo scopo di ricordare la creazione della prima Casa dell’Accoglienza sorta 25 anni fa a Casalmaggiore grazie alla lungimiranza e alla predisposizione caritatevole di don Paolo Antonini, scomparso cinque anni fa nella casa di riposo di Bozzolo e per anni figura fondamentale, nonché parroco, di Casalmaggiore.

La celebrazione è stata tenuta dal Vescovo di Cremona mons. Dante Lafranconi, affiancato dal parroco del Duomo di Casalmaggiore don Cesare Nisoli, da don Bruno Galetti e don Angelo Bravi. Insieme a loro e ad altri sacerdoti diocesani anche don Antonio Pezzetti, direttore generale della Caritas cremonese. A seguire la cerimonia il comandante  dei Carabinieri di Casalmaggiore Cristiano Spadano, a fianco di un ufficiale della Guardia di Finanza e una funzionaria della Prefettura. Tra i presenti anche il responsabile della locale Casa dell’Accoglienza casalese Ludovico Gardani. Per l’Amministrazione comunale il sindaco Filippo Bongiovanni con l’assessore Gianfranco Salvatore.

Il sindaco al termine della celebrazione ha sostenuto l’importanza dell’accoglienza, citando proprio l’esempio di don Paolo. Poi, ricordando la sua specializzazione nelle scienze giuridiche, ha sottolineato che i reati compiuti nel nostro Paese andavano giudicati secondo l’ordinamento italiano, esprimendo quindi la sollecitazione di un adeguamento alle nostre leggi da parte degli stranieri. Di Chiesa senza frontiere e aperta a tutti i migranti e rifugiati ha parlato anche il Vescovo, ricordando che tutto il popolo era unito da un’unica fratellanza anche se la storia aveva dovuto registrare il tremendo comportamento di Caino nei confronti del fratello Abele. Monsignor Lafranconi ha pure invitato al rispetto di tutte le religioni evitando comportamenti blasfemi e denigratori. Al termine della funzione, caratterizzata da suggestivi cori da parte di ghanesi e ivoriani, è stato organizzato un rinfresco all’interno del salone dell’oratorio.

Rosario Pisani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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