Saviola contro
lo sciopero:
“Arreca solo danni”
Nella foto, Alessandro Saviola
VIADANA – Alessandro Saviola, presidente del Gruppo Saviola, interviene con rammarico circa le ultime iniziative assunte dalle organizzazioni sindacali territoriali unitamente alle RSU aziendali e all’esito del confronto per il rinnovo della contrattazione aziendale, con riferimento, in particolare, alla proclamazione di uno sciopero per l’intera giornata di lunedì 19 gennaio. “Premesso anzitutto l’assoluto rispetto del diritto di sciopero di ciascun lavoratore – dichiara il presidente Saviola -, il rammarico è motivato dalla posizione assunta dalle organizzazioni sindacali e quindi dagli esiti del confronto, sfociato in una forma di protesta all’insegna della totale chiusura nel contesto di una trattativa, avviata oltre un anno fa, che è sempre invece stata caratterizzata da un colloquio aperto, sereno e trasparente sulle dinamiche aziendali, sulle importanti scelte effettuate negli ultimi anni e sulle diverse proposte avanzate”.
“Le nostre decisioni sono sempre state finalizzate a garantire la continuità lavorativa in un momento di grave crisi economica – prosegue Saviola -, che ha visto la chiusura di moltissime aziende operanti nel nostro stesso mercato e la conseguente perdita di posti di lavoro. La nostra azienda ha invece saputo combattere la crisi modificando la propria struttura in funzione delle nuove necessità di mercato, valorizzando l’integrazione fra i prodotti delle nostre tre divisioni (chimica, legno e mobile), investendo sulla ricerca e sull’innovazione: tutto questo per continuare a restare fra i principali attori europei del comparto”. “Tutti noi – precisa Saviola – vediamo molto spesso azioni di protesta per fabbriche purtroppo chiuse senza alternativa o a causa di trasferimenti di unità produttive all’estero, motivate da minori costi della mano d’opera o delle materie prime. Noi non abbiamo mai preso in considerazione queste ipotesi. È sempre stata nostra ferma volontà mantenere le nostre realtà produttive ben radicate nel contesto sociale dei territori nei quali operiamo da oltre 50 anni, caratterizzati da una eccezionale qualità del rapporto di collaborazione e dialogo trasparente con tutti i dipendenti”.
“Nei prossimi giorni – spiega il presidente – saremo nelle fabbriche per illustrare con chiarezza e direttamente a tutti i collaboratori la nostra ultima proposta, che prevede di introdurre, in forma sperimentale, un nuovo sistema di retribuzione incentivante nell’ambito del contratto integrativo: in questo modo potremo proseguire quel cammino di innovazione aziendale avviato in risposta alla crisi, che sta dando i risultati attesi perché consentono alle nostre aziende di avere continuità e futuro, nell’interesse di tutti”. “La forma di protesta annunciata – conclude Saviola – non è la risposta giusta alle questioni da affrontare: è solo destinata ad arrecare danni sia in relazione ai valori economici, sia soprattutto per i valori di dialogo e collaborazione. Valori che rappresentano i pilastri su cui si è sempre basata la nostra forza e che vorremmo potessero continuare ad essere al centro del rapporto tra l’azienda e tutti i suoi collaboratori”.
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