Ambiente

Lagazzi di Piadena
da valorizzare
in vista di Expo

Nella foto, il sito dei Lagazzi al Vho di Piadena

VHO (PIADENA) – Si chiama Progetto Palafitte e, in vista soprattutto di Expo, arriva a coinvolgere una vasta area e diverse province della Lombardia che in comune hanno appunto questa caratteristica: essere state, nell’Età del Bronzo in particolare, insediamenti umani in zone umide, con il potere dell’acqua sconfitto proprio dalla particolare abitazione in forma di palafitta. Insediamenti dei quali, naturalmente, sia rimasta traccia dalle ricerche, che in particolare nella frazione Vho di Piadena, sono state effettuate negli anni ’80.

Proprio i Lagazzi del Vho, zona umida di Piadena considerata Monumento Naturale e protetta dall’Unesco e patrocinata dall’Unione Europea, sono stati inseriti nel giugno 2011 dal Comitato del Patrimonio Mondiale in un elenco di 111 siti palafitticoli preistorici lungo l’arco alpino che tocca Svizzera, Austria, Francia, Germania, Slovenia e naturalmente Italia. Per questo anche Piadena si sta attivando in vista di Expo, dopo avere ottenuto da Regione Lombardia 14mila euro di finanziamento: un tesoretto che consentirà al comune piadenese, a partire dal prossimo mese di febbraio, di effettuare lavori di riqualificazione dell’area, che comprendono la piantumazione di nuove specie (tra queste, i salici), di nuovi arbusti e di nuove essenze, oltre alla stabilizzazione della scarpata morfologica e alla possibilità di rendere più accessibile l’area. Per questo, il consigliere Andrea Cantoni, assieme al tecnico Fausto Leandri che curerà il progetto, convocherà a breve la Commissione Ambiente, per ideare anche un sistema di cartellonistica e segnaletica più approfondito e migliorato anche in paese, per chi arriva da fuori Piadena.

Non solo: rientrando in un progetto che ha Polpenazze del Garda, nel bresciano, con il sito Lucone, come capofila, e che prevede anche l’interessamento di Desenzano e Malerba del Garda, di Sirmione, di Cavriana e Monzambano nel mantovano, i Lagazzi sono di fatto l’unico sito riconosciuto nella nostra provincia. Il bando, presentato proprio dal comune di Polpenazze del Garda, intende favorire un processo di musealizzazione e valorizzazione dell’area del Lucone e, naturalmente, dei siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino. Piadena entra nel progetto in aiuto del comune bresciano, che ha ottenuto da Regione Lombardia 80mila euro su un piano complessivo da 120mila euro. Ma, dietro questa forma di mutuo soccorso, che all’amministrazione piadenese costerà poco meno di 1500 euro (come si evince dalla delibera pubblicata all’albo pretorio), vi sarà ovviamente una valorizzazione anche del Museo Platina, che contiene reperti archeologici scoperti con gli scavi effettuati tra il 1982 e il 1986. Insomma una bella vetrina, a patto di fare attenzione ai soliti gesti di inciviltà: ai Lagazzi, in una delle culle dell’umanità nell’Età del Bronzo, proprio giovedì mattina si notava ancora un pannolino in mezzo alle sterpaglie e altri piccoli, ma fastidiosi, cumuli di rifiuti.

Giovanni Gardani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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