Cronaca

Gronda Nord, primi
lavori nel viadanese
e prime polemiche

Nella foto, lo stato dei lavori e i primi difetti dell’asfalto

COGOZZO (VIADANA) – Attesa da anni, anzi da decenni, la Gronda Nord, opera accessoria che dovrebbe favorire l’arrivo anche a Casalmaggiore della tanto sospirata tangenziale, continua a fare discutere anche dopo la partenza dei lavori in territorio di confine tra il comune casalese e Viadana. Come noto, una parte della Gronda è già stata realizzata, partendo dalla Sabbionetana e arrivando a coprire fino a Casalbellotto, frazione di Casalmaggiore. Lasciando da parte il tragitto mediano, del quale ancora non si parla ma che dovrà in un secondo momento fare da raccordo tra i due lotti agli antipodi, sul tratto viadanese, per la precisione in territorio di Cogozzo, poche centinaia di metri oltre il centro sportivo Lavadera, qualche prima polemica è già stata sollevata dai residenti. I quali, chiedendo anche il parere di tecnici specializzati, denunciano lavori che non sarebbero realizzati con tutti i crismi e con la dovuta perizia. Tre in particolare i “buchi” contestati: il primo, più che altro formale anche se importante, riguarda l’assenza di segnali stradali che indichino ai passanti il cantiere. E’ vero che via Pangona, la strada che incrocerà la futura Gronda Nord, non è molto frequentata, ma come noto ogni cantiere stradale che si rispetti deve essere segnalato agli automobilisti o anche ai ciclisti di passaggio.

Il vero problema, comunque, riguarderebbe il sottofondo sul quale verrà poi steso l’asfalto: di fatto stiamo parlando delle fondamenta della nuova strada. Queste, secondo le critiche mosse, sarebbero state realizzate con terra arata, dunque mossa e per questo non così compatta. Tra i tecnici esterni che hanno osservato la situazione, c’è chi sostiene che sarebbe stato meglio rimuovere ulteriore terra, abbassando di qualche centimetro il livello della strada, ma costruendo la stessa su basi più solide. L’ultimo guaio riguarderebbe le tombinature, che non sono state ancora effettuate nonostante il procedere dei lavori: al loro posto qualche tubo di plastica, una sorta di rimedio parziale per portare avanti lo step di avanzamento, con la promessa di effettuare i dovuti lavori relativi ai tombini in un secondo momento con maggiore cura dei dettagli.

Giovanni Gardani

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