Cultura

Villa Pasquali chiede
aiuto per la sua preziosa
chiesa del Bibiena

Foto e testo dal sito della Diocesi di Cremona

VILLA PASQUALI (SABBIONETA) – E’ un vero e proprio appello a quanti «amano l’arte ai massimi livelli» quello lanciato dalla comunità cristiana di Villa Pasquali, frazione di Sabbioneta, per la chiesa parrocchiale fortemente danneggiata dal terremoto del 2012 e bisognosa di massicci e costosi restauri. L’intento è quello di riportare «alla bellezza originaria» un vero gioiello artistico opera di Antonio Galli Bibiena, membro di una famiglia di architetti-scenografi, che hanno lavorato soprattutto per la Corte Imperiale di Vienna, ed hanno lasciato testimonianze architettoniche stupefacenti.

Per l’occasione è stata lanciata una campagna di raccolta fondi sul sito www.buonacausa.org/cause/salviamo-la-chiesa-del-bibiena. Proprio in questo spazio web si legge una nota firmata dal parroco don Samuele Riva, dal vicario don Davide Schiavon e dal collaboratore don Pietro Riccardi: «Esistono solo due chiese al mondo interamente progettate e realizzate dai Bibiena: una si trova in Germania, a Mannheim, nell’attuale Baden-Württemberg, ed è la Jesuitenkirche St. Ignatius und Franz Xaver, un tempo cappella palatina del Principe Elettore del Palatinato, splendente di ori e di colori, sempre fresca di restauri – come avviene normalmente oltralpe –, ma priva della caratteristica della seconda, cioè S. Antonio Abate di Villa Pasquali, veramente unica al mondo per le sue volte traforate, che appaiono di pizzo, ed in realtà sono di robusta muratura».

E così continua: «Questa chiesa  da lunghi anni necessita di restauri, ed il colpo di grazia l’ha ricevuto dal terremoto del 2012, in seguito al quale è rimasta chiusa per almeno un anno. Dopo una prima tranche di lavori già eseguiti, ci apprestiamo ora ad affrontare la parte più impegnativa, per la complessità della struttura architettonica, ovvero il restauro globale di tutto il catino absidale, della zona absidale e dell’area presbiterale fino alle due pareti che si allargano alla navata con le statue degli evangelisti, la pulitura della cassa d’organo e della cantoria che le sta di fronte, il restauro della grande pala d’altare. Non solo, verranno restaurati anche tutti gli affreschi retrostanti ai trafori grazie ad un sofisticato ponteggio che entrerà nell’intercapedine tra la prima e la seconda volta. A lavoro compiuto l’effetto sarà stupefacente, perché risalterà tutta la maestosità e la raffinatezza di un ambiente che non ha eguali. Il problema maggiore, tuttavia, è poco percepibile agli occhi: si tratta di una difficoltà determinata da cedimenti strutturali antichi, che hanno prodotto un quadro fessurativo preoccupante. Ci si è resi conto di questa situazione allarmante dopo avere montato l’imponente ponteggio ed avere visto da vicino la situazione della struttura. Immediatamente si è provveduto ad effettuare una lettura di tutto l’edificio con un apparecchio sofisticato: il laser scanner, che ha consentito di avere l’esatta consapevolezza dello stato di degrado, che potrebbe portare, nel giro di non molti anni, ad un collasso strutturale irreversibile. La stima dell’intervento sulla struttura, affidata ad un ingegnere strutturista esperto, è nell’ordine dei 300.000 – 400.000 euro, una cifra che la piccola comunità di Villa Pasquali non è in grado di sostenere, e che spinge a tendere la mano a chiunque possa o voglia sostenerci».

Da qui l’appello: «Proprio perché vorremmo offrire a tutti la possibilità di ammirare un tale gioiello, lanciamo un appello alla generosità di tutti gli amanti della bellezza, perché ci aiutino ad affrontare una spesa impossibile, dopo avere già provveduto al restauro della navata e di una cospicua porzione di tetto. Abbiamo recentemente avuto un contributo da parte della Provincia di Mantova e della Fondazione Cariplo per un totale di 50.000 €, con il vincolo di spenderne il doppio, cioè 100.000 … e non facciamo alcuna fatica, poiché il preventivo del ponteggio è di praticamente 25.000 €, al quale si assomma un noleggio quotidiano di 53 € (i tempi previsti per i lavori sono di tre mesi, ma, si sono già allungati e si allungheranno, visto il tipo di intervento assai complesso). Il preventivo di restauro è di praticamente 52.000 € – mentre si lavora, però le sorprese non mancano mai, e le cifre lievitano inesorabilmente –. A questi si assommano i 300/400.000 per gli interventi strutturali».

E ancora: «Dovremo poi necessariamente provvedere al rifacimento dell’impianto elettrico in quella zona della chiesa, approfittando dell’occasione unica del ponteggio già allestito. Ci stiamo rivolgendo ad una ditta specializzata per creare quegli effetti di luce che rendono veramente eccezionale un luogo già magico. Di questo intervento, però non abbiamo ancora la possibilità di quantificare la spesa. Tendiamo la mano, dunque, a chiunque ci voglia aiutare, sperando di vedere presto il giorno in cui ringraziare di cuore tutti quelli che contribuiranno a dare nuova vita al capolavoro del Bibiena».

E così conclude la nota: «Le cifre indicate non devono spaventare: realisticamente, con l’appello di raccolta fondi sul sito www.buonacausa.org, ci accontenteremmo di raggiungere una cifra molto più bassa, che ci permetta di coprire almeno la spesa della messa in opera dei ponteggi, cioè euro 25.000. Si tratta di un sogno e di una sfida e vorremmo poter dire a chi si sta interessando a questa avventura: “Vietato spegnere i sogni”».

redazione@oglioponews.it

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