Cronaca

L’ospedale Oglio Po
perde una colonna:
l’addio di Laterza

Nella foto, Ernesto Laterza

CASALMAGGIORE – L’Ospedale Oglio Po perde un altro pezzo. Un pezzo davvero grosso se si pensa che per farsi operare da lui venivano a Casalmaggiore persino dal Veneto così come dalla Calabria. Ernesto Laterza, direttore di Unità Operativa di Chirurgia col suo atteggiamento riservato e modesto non vorrebbe che si fornissero questi particolari ma non può negare che una paziente, saputo che a fine anno se ne sarebbe andato via, ha preso un aereo a Cagliari per assicurasi in questi giorni un posto in sala chirurgica a Casalmaggiore. “Mi dispiace lasciare questa struttura all’interno della quale lavoravo da 12 anni. Sono stato scelto per esercitare il ruolo di primario nell’Ospedale di Legnago in provincia di Verona e quindi il 29 di questo mese effettuerò gli ultimi interventi qui all’Oglio Po prima del definitivo trasferimento”. Il dottor Laterza non si esime dal rivolgere ringraziamenti e considerazioni di stima nei confronti di tutti i collaboratori dell’Unità Operativa a cui invierà un lettera di sincero affetto e dispiacere per il distacco.

Nell’ospedale di Casalmaggiore il chirurgo ha potuto esercitare un’attività di prim’ordine introducendo tecniche e specializzazioni che prima non venivano attuate come la chirurgia toracica, e interventi mini invasivi come la laparoscopia. Ernesto Laterza ha dato tanto dal punto di vista professionale ma ha anche ricevuto molto, come da lui stesso sottolineato, dall’intero territorio che lo ha gratificato con tanta stima, cortesia e affetto. “Ho ponderato molto prima di fare questa scelta e un po’ di dispiacere mi rimane. Ma la necessità di nuove avventure, di rinnovarsi ha prevalso. Qui ho ottenuto molto, non ho rimpianti anche perchè la Direzione Generale mi ha sempre assecondato, pur con i tempi burocratici e le difficoltà finanziarie del momento. Ma adesso la voglia di mettermi in gioco in una nuova esperienza è irrefrenabile”. Con una punta di nostalgia l’Oglio Po saluta il suo primario sperando che i vertici sappiano sostituirlo in tempi brevi. Non come i reparti di Ortopedia e Pediatria ancora dopo anni privi di un direttore di Unità nonostante le promesse piovute dall’alto a più riprese.

Rosario Pisani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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