Cronaca

Il Po in piena, ma
è stabile. L’Oglio è
cresciuto di 1.40 metri

Nella foto il Po a Casalmaggiore attorno a mezzogiorno di mercoledì

CASALMAGGIORE/CALVATONE/MARCARIA – A piccoli passi il Po sta crescendo anche a Casalmaggiore. Una piena che si prevede più lunga della precedente, il che potrebbe rappresentare una buona notizia, perché l’innalzamento delle acque sarà meno “violento” e meglio gestibile. Un rigonfiamento lento e silenzioso avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì. Qui sono le correnti e i flussi degli affluenti a determinare la crescita che per il momento fortunatamente non crea preoccupazione.

Mercoledì mattina l’acqua era uscita dal primo argine, in zona Lido Po invadendo la strada solitamente percorsa dalle auto. Molti i curiosi che si sono avvicinati al punto dell’allagamento per scattare le classiche foto, chi arrivando a piedi chi invece con le auto perché le transenne che segnalano il pericolo, verso le 11.30, erano state spostate da qualcuno, dato che in realtà la zona è stata chiusa già dalla notte. Intanto mercoledì alle ore 15 è previsto un vertice in Prefettura a Cremona, una vera e propria cabina di regia, che vedrà la partecipazione dell’ingegner Enrico Rossi per il comune di Casalmaggiore. Come detto, comunque, la situazione non è preoccupante: il Po lambisce appena la zona Lido Po, mentre qualche problema potrebbe verificarsi in zona golenale, in particolare ad Agoiolo: la Protezione Civile è già stata allertata per eventuali evacuazioni.

Va detto, comunque, che la piena si sta normalizzando, anzi quasi esaurendo, perché gli affluenti principali come l’Adda e il Taro sono già in fase di calo. Non si fermano invece il Ticino e alcuni affluenti piemontesi, ma alle 13 di mercoledì la situazione a Casalmaggiore era sotto controllo. Il Po cresce infatti di 5-6 centimetri all’ora al Ponte della Becca (confluenza Po-Ticino), dove spingono i fiumi del Piemonte, mentre a Casalmaggiore ora la crescita è di 1-2 centimetri all’ora. Più rapida la crescita nel pomeriggio di martedì (anche 20 centimetri all’ora) e in serata (6-8 centimetri all’ora). La previsione per il massimo di piena è fissato a 4.60 metri circa, tenendo conto che è questa anche la soglia del secondo livello di criticità stabilito da Aipo. Al momento il Po misura 4.34 metri: alla mezzanotte di martedì misurava 4.10 centimetri, dunque in dodici ore è cresciuto “soltanto” di 25 centimetri. Più pericolosa, ma comunque tranquilla, la situazione a Boretto, dove il Po ha raggiunto quota 5.44, tenendo conto che il secondo livello di guardia è fissato a 5.50.

Le vere preoccupazioni, tuttavia, riguardano l’Oglio: il fiume a Calvatone è cresciuto di 1.40 metri in una notte sola, o meglio in dodici ore. Il ponte che porta ad Acquanegra è stato chiuso nel tardo pomeriggio di martedì, perché l’allerta viene segnalata non appena l’acqua copre un paio di metri dei pilastri del ponte stesso. Ora il livello dell’Oglio copre 3.40 metri dei piloni. L’Oglio sembra ora più stabile, ma a Calvatone la situazione non è del tutto tranquillizzante, così come a Marcaria, dove l’Oglio ha raggiunto quota 5.07 e dunque si vive una situazione di piena allerta. In dodici ore, a Marcaria, il fiume è cresciuto di un metro. Tornando a Calvatone, a preoccupare è soprattutto il Chiese: a Ostiano infatti l’Oglio è in decrescita, ma nel comune Casalasco, a differenza del comune cremonese, va valutata anche la portata dell’affluente che passa dalla zona di Acquanegra e lambisce il comprensorio.

Giovanni Gardani-Rosario Pisani

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