La piena del Po
è arrivata. Problemi a
passerella d’attracco

Nella foto il Po nella mattinata di venerdì a Casalmaggiore e la passerella d’attracco leggermente sollevata
CASALMAGGIORE – Il Po è cresciuto, la piena è arrivata ma non c’è nulla per cui valga la pena allarmarsi. Perché se è vero che a Casalmaggiore un’unità di misura spesso veritiera è il piazzale del Lido Po, beh, allora va detto che l’acqua del Grande Fiume non ha nemmeno sfiorato tale punto. Ha sommerso il campo da rugby degli Amici del Po, questo sì, che però è in pieno territorio golenale ed è più basso rispetto al bar e al piazzale.
Non solo: la piena ha raggiunto il suo colmo attorno alle 11 e dovrebbe crescere al massimo di 4-5 centimetri fino ad arrivare alla serata di venerdì. A Isola Pescaroli il livello dell’acqua è stabile, a Cremona è in calo così come al Ponte della Becca, alla confluenza Po-Ticino, altro snodo fondamentale per le previsioni degli esperti. Per questo Casalmaggiore, salvo sorprese (le bizze della natura spesso sono imprevedibili), può dormire sonni poco agitati. Alle 11.20 (dati Aipo) il Po a Casalmaggiore misurava 4.04, superando di gran lunga la prima soglia di criticità ma mantenendosi comunque ben distante dalla soglia 2 (piazzata a 4.60). Stessa situazione, spostandosi verso il territorio viadanese, nel punto di rilevazione di Boretto, dove il Po misurava 5.01, a metà strada tra le soglia 1 (4.50) e la soglia 2 (5.50) di criticità.
Insomma, il Grande Fiume non preoccupa, mentre una sgradita sorpresa è quella che si è presentata a chi solitamente utilizza l’attracco, tra cui la Società Nautica Curva 27 di Casalmaggiore che gestisce una struttura peraltro fresca di inaugurazione nel maggio scorso. Quest’ultima, nella mattinata di venerdì presentava seri problemi alla passerella, sollevata nel lato destro e dunque incapace di reggere l’urto della prima piena. Si tratta, va detto, di un problema sicuramente risolvibile, al quale la Società Nautica Curva 27 sta già mettendo mano. All’origine potrebbe esservi un difetto di fabbricazione del carrello che permette il posizionamento della passerella tra la terra ferma e l’attracco stesso, rialzatosi in modo anomalo al primo ingrossamento del Grande Fiume.
Giovanni Gardani
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