Attracco e polemiche
“La colpa è di una
cattiva manutenzione”
Nella foto la passerella dell’attracco danneggiata
CASALMAGGIORE – Ha fatto discutere il cedimento della passerella dell’attracco da diporto inaugurato soltanto lo scorso maggio a Casalmaggiore. Soprattutto ha fatto infuriare i costruttori e i progettisti della stessa struttura l’accusa, raccolta sul posto da parte di alcuni esponenti della Società Nautica, circa un ipotetico problema di fabbricazione, che avrebbe provocato il cedimento di uno dei carrelli.
“Il problema va chiarito ed è nella manutenzione ordinaria che spesso non viene fatta” spiega l’ingegner Secondo Visioli, in questo sostenuto anche da Giuliano Lena della ditta Italianzeta di Quattrocase, che ha costruito e assemblato l’attracco “non nella fabbricazione. Anche perché il pontile, prima di essere sistemato, è stato testato da un ingegnere navale, dunque non sono state fatte le cose superficialmente. Però anche una struttura ben fatta, senza essere curata, dà problemi: a giugno è stata staccata la seconda castria, a valle, per facilitare l’utilizzo della passerella, nella sua discesa in acqua. E’ vero che ora la manovra è più snella, ma questo ha un prezzo che si paga: quella castria, infatti, aveva lo scopo di tenere all’interno la coda del pontile. Ora, senza più castria, lo sforzo grava tutto sulla passerella, che deve sopportare un peso notevole per tenere fuori lo stesso pontile”.
Non è tutto. Secondo l’ingegnere Secondo Visioli, infatti, sulla passerella è stato montato un cancello, che aumenta il peso da sostenere. “E’ da giovedì mattina che il cancello è finito sott’acqua e dunque ha aggiunto un peso notevole alla passerella. Sott’acqua è finito anche il carrello, per quasi due metri e la forza della corrente ha provocato questa rottura, forse facilitata anche dai tronchi, che hanno spaccato la ralla, ossia il meccanismo che dovrebbe consentire l’aggancio della passerella. Ralla che peraltro non viene fabbricata da Italianzeta, ma acquistata essendo un pezzo industriale. Tengo a precisare che la piena era ampiamente prevista e la passerella doveva e poteva essere tirata a riva in tempo. Il carrello è andato sotto di due metri e la forza dell’acqua l’ha ribaltato, perché questa struttura è pensata per stare a galla, non sotto il livello dell’acqua”.
Visioli segnala poi un’ulteriore problema legato alla dimenticanza del proprietario di una delle barche attraccate. “Non ha vuotato la sua barca e questa è andata fondo, sotto il pontile. Ora l’ultima parte del pontile è sollevata proprio a causa di questa barca, che crea pressione assieme a rami e ramaglie. Noi, con la ditta Italianzeta siamo intervenuti subito e in mezza giornata abbiamo montato il nuovo carrello, dunque l’attracco è tornato a posto. Tuttavia senza manutenzione i problemi potrebbero verificarsi anche in futuro. Quando la manutenzione è stata fatta per bene, la piena di maggio che fu peggiore di questa non ha creato danni. Stavolta invece sono stati commessi errori”.
Giovanni Gardani
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