Cronaca

Piena straordinaria
in arrivo, ma il Po
non fa paura (per ora)

Nella foto Sessa il fiume Po a Cremona

CASALMAGGIORE/CREMONA – Il maltempo che ha colpito tutto il nord Italia si ripercuote anche sui livelli del nostro fiume Po, che nel giro di un paio di giorni è cresciuto di oltre quattro metri, superando lo zero idrometrico arrivando fino a +0.99 a Cremona ma con la tendenza a salire ancora, soprattutto visto il perdurare delle piogge. L’Aipo prevede per le prossime ore una piena straordinaria, che rientra nel primo livello di criticità, seppur non presenti particolare allerta di tipo idraulico.

Per quanto concerne la zona Casalasco-Viadanese, Aipo rende noto che a partire dagli idrometri di Casalmaggiore e Boretto, la piena si svilupperà con livelli di moderata criticità (livello 2 di criticità), dalla mattinata di venerdì 7 novembre, andando a interessare le golene aperte. Si raccomanda attenzione e prudenza nelle aree golenali aperte e in generale in prossimità del fiume, soprattutto dove esistono strutture o attività che possono essere interessate dalla piena (il pensiero corre agli Amici del Po e all’Eridanea).

“La raccomandazione di prestare particolare attenzione – fanno sapere dall’Agenzia – va a tutte le attività che si trovano in prossimità del corso del fiume e dell’argine maestro”. Segnali di preoccupazione arrivano anche da Coldiretti Lombardia, che evidenzia il dato della giornata di mercoledì, in cui i quantitativi di acqua caduti sono stati decisamente fuori norma: “il record a Varese con 56,6 millimetri fra martedì e mercoledì, poi ci sono Como con 52,6 millimetri, Sondrio con 49,8 millimetri e Lecco con 36,6 millimetri, mentre a Cremona sono stati registrati quasi 22 millimetri di acqua, a Milano siamo a 20,6 millimetri, a Pavia siamo intorno ai 9 millimetri, a Brescia si è quasi a quota 21 millimetri, Bergamo segna un +21,1 millimetri, Monza 20,8, Mantova 19 millimetri, Lodi a 6,1 millimetri”. “Quest’anno – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – le condizioni meteo anomale hanno influenzato pesantemente tutte le coltivazioni con danni particolari su vigneti e pomodori. Inoltre le piogge intense e i timori di tenuta dei terreni e di esondazioni di fiumi e torrenti ripropongono il tema della gestione del territorio e della presenza dell’agricoltura come barriera contro il dissesto idrogeologico. Non dimentichiamoci che molto spesso, lungo i fiumi, nelle aree golenali sono proprio i campi coltivati il primo airbag naturale contro la furia delle acque”.

Infine, ecco le ultime rilevazioni raccolte da Aipo tra le ore 18.50 e le ore 19 di giovedì pomeriggio, per quanto concerne il territorio comprensoriale: a Casalmaggiore il Po misura 3.32 in aumento (la soglia 1 di criticità è posta a 3.60), mentre a Boretto, dunque vicino a Viadana, misura 4.29 (la soglia 1 di criticità è posta a 4.50). Come detto, nella mattinata di venerdì il Po nel Casalasco-Viadanese potrebbe raggiungere il livello 2 di criticità posto a 4.60 a Casalmaggiore a 5.50 per Boretto.

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